La comunità pastorale sorride, le casse del Comune un po' meno: ma i debiti sono da rispettare. La Giunta comunale, con il nuovo assessore al Bilancio, Claudio Mario Grossi, ha allargato i cordoni della borsa per tirare fuori 142 mila euro. Con una sottolineatura da parte del Movimento 5 Stelle: pagati in meno di 30 giorni i debiti che le precedenti amministrazioni comunali avevano accumulato in sei anni.

L'importo, infatti, è dovuto al mancato riconoscimento alle parrocchie dell'8 per cento delle somme riscosse per gli oneri di urbanizzazione. Un obbligo previsto dalla legge regionale 12/2005 che, ogni anno, impone ai Comuni di versare questa quota con lo scopo di conservare il patrimonio ecclesiastico.

Il problema, una volta, si poneva con la necessità di suddividere l'importo ove esistevano più parrocchie sul territorio (o si spartivano l'importo o facevano un anno ciascuno), oppure dove esistono edifici di culto di più confessioni religiose. Qui, invece, il problema è stato di diverso tipo: viste le difficoltà di bilancio, il Comune non avrebbe versato nulla a partire dal 2010.

"Nonostante i ripetuti solleciti della Comunità pastorale - spiegano dal Movimento 5 Stelle - le amministrazioni comunali precedenti avevano scelto dal 2010 di non erogare più gli importi dovuti, causando l’arresto dei lavori di conservazione e addirittura impedendone in alcuni casi l’avvio. Scelta questa, che oltre ad essere in contrasto con quanto previsto dalla legge regionale, ha anche penalizzato la valorizzazione di un patrimonio storico, artistico e culturale che rappresenta una ricchezza per il nostro territorio".