Sala: "Desio ha perso il suo ruolo centrale in Brianza"
DESIO - A sostenere la candidatura di Massimo Zanello, individuato dal centrodestra per riconquistare la città, è arrivato anche Fabrizio Sala. Il vicepresidente di Regione Lombardia ha sostenuto che la città negli ultimi cinque anni ha perso un ruolo centrale in Brianza.
Abita in Brianza, di giorno la osserva dal Pirellone. Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia, nei giorni scorsi è intervenuto a Desio per sostenere la candidatura di Massimo Zanello quale rappresentante del centrodestra per le elezioni amministrative del 5 giugno.
"La scelta di Zanello - ha affermato Sala - è frutto del ragionamento fatto da tutti i partiti. Una scelta ampiamente condivisa. E c'è del sano entusiasmo perché, a livello di coalizione, siamo convinti di aver scelto i candidati migliori. Qui in città nasce il centrodestra del futuro, unito".
Ma oltre a fare considerazioni sulla scelta del candidato, Sala si è soffermato sulla situazione in cui versa oggi Desio: "La città ha decisamente perso il suo ruolo centrale in Brianza. Non ha avuto capacità di guardare oltre i suoi confini e di dialogare. Bisogna fare più accordi con gli enti superiori. Investire nel centro come ha fatto Seregno, nella cultura. Pensate un po' a quant'è singolare disporre di una dimora di pregio qual è villa Tittoni e non essere stati in grado di valorizzarla con l'Expo. Altri Comuni lo hanno fatto, chiedendoci un aiuto: noi come Regione non abbiamo detto no a nessuno. Desio, invece, non è stata capace di guardare lontano. Qui c'è anche la figura di un Papa, la sua casa natale. Non è stato valorizzato dall'amministrazione comunale".
"La scelta di Zanello - ha affermato Sala - è frutto del ragionamento fatto da tutti i partiti. Una scelta ampiamente condivisa. E c'è del sano entusiasmo perché, a livello di coalizione, siamo convinti di aver scelto i candidati migliori. Qui in città nasce il centrodestra del futuro, unito".
Ma oltre a fare considerazioni sulla scelta del candidato, Sala si è soffermato sulla situazione in cui versa oggi Desio: "La città ha decisamente perso il suo ruolo centrale in Brianza. Non ha avuto capacità di guardare oltre i suoi confini e di dialogare. Bisogna fare più accordi con gli enti superiori. Investire nel centro come ha fatto Seregno, nella cultura. Pensate un po' a quant'è singolare disporre di una dimora di pregio qual è villa Tittoni e non essere stati in grado di valorizzarla con l'Expo. Altri Comuni lo hanno fatto, chiedendoci un aiuto: noi come Regione non abbiamo detto no a nessuno. Desio, invece, non è stata capace di guardare lontano. Qui c'è anche la figura di un Papa, la sua casa natale. Non è stato valorizzato dall'amministrazione comunale".