Expo Sport: tanti talenti premiati con l'interista Ivan Ramiro Cordoba

BOVISIO MASCIAGO - Venerdì scorso, sul palco di Expo Brianza, il tradizionale appuntamento con Expo Sport, occasione per premiare i talenti locali e rivivere le imprese compiute. Insieme a loro l'ex calciatore nerazzurro Ivan Ramiro Cordoba, ora campione di solidarietà.

Una serata piena di emozioni come solo lo sport, quello vero, sa dare. Sul palco della 22ª edizione di Speciale Expo Sport, venerdì 2 ottobre, si sono susseguiti gli atleti dei Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo che più si sono distinti nella passata stagione, e tanti ospiti che hanno portato con sé storie di vita, oltre che di sport. Come il grande campione Ivan Ramiro Cordoba, ex giocatore dell’Inter con cui si è aggiudicato anche il famoso “triplete” sotto la guida di José Mourinho nel 2010, accolto sul palco di Expo Brianza dal presentatore (e ideatore della manifestazione Speciale Expo Sport) Nunzio Battista e dai presidenti della tre associazioni: Walter Mariani di Unione Artigiani Monza Brianza e presidente di turno di Expo Brianza 2015, Eugenio Picozzi di Confcommercio Seveso e Francesco Cioffi di Ala Servizi e CNA Milano Monza Brianza. 

“Un saluto a tutti gli atleti, questa serata è un riconoscimento per tutti loro e per i loro risultati”, ha detto Walter Mariani aprendo la manifestazione. Gli atleti dei quattro Comuni che fanno parte del Comitato promotore della fiera sono stati premiati dai rispettivi sindaci e assessori allo Sport: Giuliano Soldà e Diego Marzorati, sindaci rispettivamente di Bovisio Masciago e Varedo, Daniele Lodola e Salvatore Ferro, assessori di Limbiate e Cesano Maderno. «Ringrazio tutti i dirigenti, allenatori e i genitori che accompagnano i figli alle gare e li seguono nel loro percorso – ha dichiarato Ferro, sul palco con i cesanesi premiati per primi – E un grazie alle associazioni sportive che con il loro impegno consentono ai ragazzi di avviarsi allo sport». Un ringraziamento alle società sportive cittadine presenti, e anche a tutte le altre del territorio, «che sono la nostra ricchezza», condiviso dal sindaco Soldà per Bovisio: «Complimenti a tutti per i risultati. È bello ricordare le parole dette stasera che ribadiscono che ci vogliono passione, coraggio nello sport». Ai ragazzi premiati, il sindaco varedese Marzorati ha detto: «Questo per voi è solo l’inizio, e vi vogliamo presenti anche l’anno prossimo con altre vittorie: i sacrifici portano a risultati. Grazie a voi che rappresentate la nostra città». Orgoglioso dei “suoi” atleti anche il limbiatese Lodola: «Complimenti a tutti coloro che sono qui e rappresentano non solo la nostra città, ma anche i valori dello sport. Un saluto particolare al GS Limbiate, nostro orgoglio e a Raffaele Stanchi che ci ha rappresentato a livello mondiale».

Ivan Cordoba, il calciatore dal cuore d'oro
Arrivare fino al top del calcio per lui, nato a Medellin, ai tempi tristemente famosa solo per il cartello della droga colombiano, non è stato facile e non ha dimenticato le sue origini. A Expo Brianza Ivan Cordoba ha portato la testimonianza della fondazione da lui creata, “Colombia te quiere ver” (La Colombia ti vuole vedere), che supporta migliaia di bambini in età scolare garantendo loro cibo e assistenza. «Ancora una volta abbiamo voluto far vedere la vicinanza di Expo Brianza a temi non solo sportivi, siamo vicini alla causa promossa da Cordoba e sappiamo quanta umanità e impegno ci mette», ha dichiarato Cioffi.   

E l’ex calciatore ha dispensato saggi consigli ai giovani atleti presenti in sala. «Al di là della passione che abbiamo nel fare quello che ci piace e che ci spinge a dare il massimo, il consiglio che do è di cogliere ogni possibilità che abbiamo, nella vita o nello sport, come se fosse l’ultima, perché non si sa mai quando ne capiterà un’altra – ha detto Cordoba – Io ho sempre cercato di fare così e dare il massimo per ogni prima possibilità che ho avuto nella carriera, e così sono riuscito a conquistare i traguardi che volevo raggiungere». E ha sottolineato l’importanza dell’istruzione, parlando del suo attuale ruolo di talent scout di giovani promesse del calcio: «Ho sempre consigliato agli sportivi di studiare finché si può. Di talenti ce ne sono tanti ma non tutti abbiamo la possibilità di diventare calciatori. Invece lo studio, nella vita, quando arriveranno decisioni più importanti, è quello che dà la possibilità di scegliere bene per se stessi e le persone che si hanno a fianco. Mio papà e mia mamma mi hanno sempre incitato a studiare, ai ragazzi cercherò di dare questa formazione. È importante anche ciò che facciamo noi genitori a casa con i nostri bambini. La tecnologia ci fa comunicare poco con loro, invece dovremmo trovare il tempo di andare al parco, a giocare con loro, farli uscire di casa e farli smettere di stare al telefonino – e ai giovani atleti ha detto – bisogna giocare ragazzi, stare fuori con gli amici, tornare a sporcarsi un po’ di più anche se la mamma non sarà contenta».

Sulla sua carriera in neroazzurro Cordoba ha dichiarato: «La ricordo come un sogno, dai momenti difficili a quelli belli. Se penso a tutto quello che ho vissuto rifarei tutto, è stata una bellissima esperienza che cercherò anche di trasmettere ai miei figli e ai ragazzini che un domani formerò nel calcio e nello sport – e parlando di un futuro nella squadra, magari in un altro ruolo, ha detto – Sarò sempre legato all’Inter, dopo 15 anni è difficile allontanarsi da una squadra che mi ha dato tanto, che mi ha permesso di giocare in Italia e in Europa. Ho dato tutto me stesso per quei colori, anche se non sarò dentro la società da fuori farò sempre il tifo per l’Inter, e non si sa mai che domani non possa ritornare…».

Sul palco con Cordoba sono saliti anche alcuni sostenitori del Comitato italiano per la Fondazione “Colombia te quiere ver”, tra cui Rinaldo Ripamonti, sponsor ufficiale di Speciale Expo Sport 2015 e socio della fondazione, che ha donato a Cordoba un assegno da 1.500 euro raccolte con la vendita di magliette e gadget. «Abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per la fondazione qui a Expo Brianza, e grazie anche agli amici qui in sala abbiamo realizzato questo sogno», ha detto Ripamonti consegnando l’assegno al campione interista. Ringraziando per il contributo, Cordoba ha ricordato che «ci sono tanti bambini che non hanno come noi la possibilità di mangiare tutti i giorni. Non dimentichiamo mai che ci sono persone non solo in Colombia, ma anche qui, vicino a noi, che non hanno le stesse possibilità che abbiamo noi e possiamo dare una mano, basta volerlo e non solo coi soldi, ma in tanti altri modi». 

I super atleti dei World Special Olympics 2015
Le emozioni sono continuate con il secondo momento dedicato agli ospiti d’onore della serata. Sul palco sono saliti i dieci atleti della Provincia di Monza e Brianza che hanno fatto parte della compagine nazionale presente ai giochi mondiali Special Olympics 2015, che si sono svolti quest’estate a Los Angeles (USA). Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi e adulti, con disabilità intellettiva ed è adottato da oltre 170 Paesi nel mondo. Ai World Games di Los Angeles, dov’erano presenti circa 7mila sportivi provenienti da 177 Paesi, l’Italia ha partecipato in tutto con 101 atleti.

Sono stati premiati con una targa speciale Raffaele Stanchi, Marcello Lorandi, Luca Pollastri, Claudio Giovannini, Davide Fustinoni, Marco Zuliani, Davide Radaelli, Stefano Meda, Paola Lazzarini e Alessandro Bellotti, raggiunti poi sul palco per la foto di rito dai ragazzi del GS Limbiate, che hanno voluto festeggiare l’amico Raffaele Stanchi per la vittoria. «Quella dello sport è una delle serate più importanti di Expo Brianza – ha detto Eugenio Picozzi, da sempre vicino al GS Limbiate – e quest’anno oltre alla graditissima sorpresa di Cordoba, abbiamo voluto portare anche questi ragazzi. I nostri 101 atleti italiani sono tornati a casa con ben 75 medaglie! Meritano di stare qui sul palco e abbiamo tanto da imparare da loro». «Abbiamo avuto l’opportunità di andare a Los Angeles e la bellissima occasione di vivere come dei veri e propri atleti – ha detto Davide Fustinoni – Negli Special Olympics l’importante è che tutti i ragazzi possano dare il meglio nella propria disciplina». E tutti in coro hanno recitato il motto dei giochi, ovvero: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”.

Di seguito i piazzamenti nelle rispettive discipline agli Special Olympics 2015:

BASKET
Raffaele Stanchi del Team Gruppo Sportivo Disabili di Limbiate: 3° classificato, medaglia di bronzo 
Marcello Lorandi del Team Polisportiva Sole di Lissone: 3° classificato, medaglia di bronzo 
Luca Pollastri del Team Polisportiva Sole di Lissone: 4° classificato 
Alessandro Bellotti del Team Briantea 84 di Cantù: 4° classificato 

BASKET UNIFICATO
Claudio Giovannini e Davide Fustinoni del Team Polisportiva Sole  di Lissone: quarti classificati 

BOCCE UNIFICATE
Marco Zuliani del Team Polisportiva Sole di Lissone: 3° classificato, medaglia di bronzo per bocce a squadra a due e 4° classificato per bocce a squadra a quattro

TENNIS
Paola Lazzarini del Team A.S.D. Circolo Tennis Monza: 3ª classificata, medaglia di bronzo nel singolo femminile

NUOTO
Stefano Meda del Team U. S. Brianza Silvia Tremolada di Monza: 2° classificato, medaglia d’argento  nei 100 metri stile libero

GOLF
Davide Radaelli del Team Green Monza Golf: 1° classificato, medaglia d’oro.

Ciclismo estremo, il trionfo di Carmine Pagano alla Randonnée
Terzo ospite della serata una storica presenza di Speciale Expo Sport, da sempre collaboratore della manifestazione, che  forse, come ha scherzato Nunzio Battista, a furia di vedere salire campioni sul palco ha voluto essere anche lui tra loro. E con che risultati: il limbiatese Carmine Pagano si è qualificato campione italiano portando a termine ben 23 delle 66 prove di cui si compone la “randonnée”, manifestazione non competitiva promossa da ARI – Audax Randonneur Italia, che si percorre in bici su distanze minime di 200 km fino a una distanza massima di 1.632 km. 

“Né forte né piano ma sempre lontano”: è il motto dei ciclisti randonneur, più dei compagni di viaggio con cui condividere le fatiche e le gioie, che degli avversari. Infatti una randonnée prevede che si pedali giorno e notte fino a completare i chilometri previsti, con qualsiasi condizione metereologica e quindi tra i partecipanti la tendenza è di fare squadra. Proprio per rispondere a queste esigenze, inoltre, la bicicletta dev’essere accessoriata in modo particolare.                                                                                                            
Il campionato italiano si compone appunto di 66 prove, di cui molte in contemporanea: Carmine Pagano ne ha portate a termine 23, scegliendo sempre la gara più lunga, percorrendo in tutto 8.700 km (la stessa distanza Milano-Pechino), per un dislivello complessivo di 104.300 metri (22 volte il Monte Bianco).

Con lui sul palco è salito Massimo Sartori, anche lui limbiatese, col quale ha partecipato alla “1001 Miglia in bicicletta”: un viaggio di 1.635 Km attraverso l'Italia e sette Regioni, partita da Nerviano-Milano il 17 settembre, alla scoperta delle strade della 1001 Miglia e delle eccellenze enogastronomiche nazionali per portarle la domenica successiva, 20 settembre, a Expo Milano 2015. «È uno sport in crescita esponenziale – ha spiegato Sartori – eravamo in 102 nel 2002 e oggi siamo in 12mila, a Parigi eravamo presenti con una nazionale di 350 atleti, eravamo il terzo Paese al mondo. Le gare sono dure, ma ci sono anche percorsi più semplici, da 50 o 100 km per avvicinare tutti a questa disciplina. Carmine ha cominciato a gennaio e ha compiuto un’impresa eccezionale, è il nostro simbolo». Pagano ha ringraziato la società per cui ha corso, “Asnaghi Cucine System Cars” di Meda, per cui era presente il presidente Fabio Tagliabue, e scherzando ha detto ai giovani atleti presenti: «Non buttatevi giù perché i risultati arrivano, io ci sono arrivato a 52 anni e ho vinto! ».