Con forbici e pettine è tra i numeri uno: Alberto Busso ai campionati italiani per parrucchieri

BOVISIO MASCIAGO - Non ha vinto il titolo, ma nell'élite c'era anche lui: Alberto Busso, 32 anni, titolare del negozio Barber Club di via Matteotti, domenica era a Torino per il campionato italiano dei parrucchieri. Pronto a riprovarci per arrivare al titolo

Nelle mani non stringe un manubrio, la piega che fa lui non è quella di Valentino Rossi. Ma Alberto Busso, trentaduenne di Bovisio Masciago, disputa comunque campionati: domenica era a Torino per il titolo italiano di parrucchiere. Trofeo che non è riuscito a mettere in bacheca ma che, tuttavia, proverà a riconquistare alla prossima occasione.

"Avevo già fatto due concorsi negli anni in cui ero agli inizi - racconta Busso  - conquistando coppe a Teramo e agli italiani di Tabiano. Poi mi sono dedicato completamente all'attività di famiglia".

Nel 2015 la svolta, con il desiderio di rimettersi in gioco sotto tutti i punti di vista: "Ho aperto il mio negozio, il Barber Club di via Matteotti, con un'idea ben precisa. Ovvero puntare sulla qualità e, inevitabilmente, confrontarmi anche nei concorsi con i colleghi per crescere ancora di più".

Dopo avere avviato l'attività, nel settembre di quest'anno Busso ha potuto finalmente rivolgersi all'Espam di Milano manifestando il suo desiderio di partecipare alle competizioni. Il talento non gli manca. Dategli in mano pettine, forbici e asciugacapelli, se volete metterlo alla prova: rimarrete stupiti.

"Questa esperienza mi ha richiesto impegno. Dopo la giornata lavorativa, tutti i giovedì sera dovevo andare a Milano, fino a tardi. Ho avuto la fortuna di essere affidato a campioni del mondo. Potete immaginare cosa significhi: rivoluzionare completamente il modo di lavorare avuto finora, imparare nuove tecniche, andare alla ricerca della perfezione, non limitarsi al taglio di routine che si fa in qualsiasi negozio, ma essere anche costantemente aggiornato".

Un atteggiamento più che positivo che l'ha portato a partecipare ai campionati italiani: "Si va sempre per vincere - racconta onestamente - ma ero consapevole del fatto che per arrivare a certi livelli è richiesto almeno un anno di allenamento costante. Certo non potevano bastare i miei due mesi".

Per lui, però, un'esperienza incredibile. Catapultato in un ambiente con 500 persone provenienti da tutta la penisola, ha partecipato alla sfida per il genere "Urban Style", mettendosi alla prova per distinguersi in fatto di originalità, sfumatura, colore.

Apprezzato dagli addetti ai lavori, non è riuscito a conquistare il titolo. Ma ci riproverà: "Statene certi, questo era solo l'inizio. In primavera c'è un'altra competizione di livello nazionale, dopo l'estate ci sono i mondiali. Quando si fa la scelta di puntare sulla qualità, non si torna indietro. Mi sono messo in gioco dopo undici anni di professione, significa che il desiderio è forte".

Soddisfatto anche il suo modello Massimo Maresca: "Per me è nato tutto per caso. Un giorno gli serviva un modello per fare un taglio per allenarsi, gli ho dato la mia disponibilità. Poi si è allenato sempre su questa pettinatura, sfumatura e taglio. Alla fine con i suoi allenatori ha deciso di portarmi al concorso. E' stata una bellissima esperienza. Ho scoperto un mondo che non conoscevo. Bello vedere tanti giovani tra i partecipanti, sono rimasto davvero stupito. E mi sono reso conto che nelle loro mani, dietro quel pettine, c'è tanta arte. Riprovarci? Se me lo chiede un'altra volta non mi tiro indietro".


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