La Protezione civile in piazza per mostrare come difendersi dall'alluvione: ma non c'è nessuno

BOVISIO MASCIAGO - La parte riservata ai volontari è andate benone: 70 persone attive nell'intervento sugli argini dei fiumi. Ma l'iniziativa in piazza della Protezione civile, per dare rudimenti su come affrontare un'alluvione, è stata snobbata dai cittadini.

L'intento era duplice e decisamente nobile: fare un'esercitazione per essere sempre pronti in occasione delle emergenze e, allo stesso tempo, dimostrare ai cittadini come si può cercare di fronteggiare un'alluvione. Ma sabato pomeriggio, nella centralissima piazza Biraghi, a parte i volontari della Protezione civile non c'era purtroppo nessuno.

L'iniziativa denominata "ProCivEs", definita dall'amministrazione comunale "esercitazione di protezione civile dei volontari, per i volontari e per i cittadini" è stata un'occasione sprecata.

Alla fine quelli che ne avevano meno bisogno erano forse i volontari bovisiani che, da sempre, sono davvero elogiati dalla cittadinanza per la loro preparazione, la loro disponibilità e la loro sensibilità. Uno dei fiori all'occhiello di Bovisio Masciago.

C'è da dire che hanno sfruttato l'occasione per far fare pratica alle new entry del gruppo e per coordinarsi sempre meglio con le altre organizzazioni intervenute nel weekend: Monza, Seveso, Cesano Maderno, Varedo, Peschiera Borromeo, Paderno Dugnano oltre alla Croce Bianca di Cesano Maderno. Tutti al lavoro nel campo base e poi lungo gli argini del fiume, nonché al Bosco delle Querce di Seveso.

Il momento "pubblico", quello in programma sabato alle 15.30 in piazza Biraghi non ha invece dato i risultati sperati. "Complimenti a tutti i cittadini - scriverà poche ore dopo la conclusione dell'esercitazione una donna su Facebook prendendosela con i bovisani -. Il Comune invita la cittadinanza a una esercitazione per prepararla ad affrontare le esondazioni, e come risponde? Non presentandosi. C'ero solo io e due miei vicini di casa".

Se molti le hanno risposto sottolineando che non ne sapevano nulla e che l'amministrazione comunale da questo punto di vista è stata piuttosto carente, c'è anche chi va controcorrente: "Io non devo prendere parte a nessuna esercitazione - scrive un cittadino - è un obbligo mettere in sicurezza un fiume a rischio esondazione, non facendomi solo un arginetto. Il volantino a me è arrivato via posta, ma sapete quanti sacchi di sabbia ha il Comune? Dell'esercitazione cosa me ne faccio se non hanno abbastanza sacchi? Nel mio condominio siamo per il fai da te, come quando siamo stati allagati".

1 commenti

:
Peraltro c'erano 40 gradi all'ombra e pur elogianfoo i volontari e considerando la non programmabilit' del meteo non era.probabilmente la giornata giusta per fare.l'esercitazione. | martedì 07 luglio 2015 12:00 Rispondi