Pedata contro Vanosi: "Ho già depositato una querela"

BOVISIO MASCIAGO - La politica cittadina si infiamma di nuovo. Il consigliere Stefano Pedata, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato di aver depositato una querela nei confronti di Orietta Vanosi (Altra Bovisio Masciago) per frasi pronunciate durante la seduta consiliare di fine luglio

Il confronto tra Stefano Pedata (Movimento 5 Stelle) e Orietta Vanosi (Altra Bovisio Masciago) sembra destinato a cambiare aula: da quella del Consiglio comunale a quella giudiziaria. Il consigliere pentastellato in questi giorni ha infatti rivelato di aver depositato una querela contro l'esponente di una delle due liste di maggioranza che governano la città.

Al centro della questione le frasi pronunciate dal consigliere Vanosi durante la seduta consiliare del 29 luglio, quando aveva manifestato dubbi sulla posizione debitoria di Pedata nei confronti del Comune.

Frasi incassate con non poco sbalordimento da parte del capogruppo del Movimento 5 Stelle, sia perché colto alla sprovvista da una situazione che ha dichiarato di non conoscere, sia perché non riteneva certo che quella fosse la sede corretta per discuterne.

"Sono una persona onesta - afferma Pedata - ho sempre pagato tutte le imposte comunali dovute, delle quali sono ovviamente a conoscenza. Quanto dichiarato in Consiglio comunale e successivamente ai giornali dalla consigliera Vanosi, è gravissimo. Un primo avviso di pagamento non rappresenta sentenza di condanna che rende lecito il puntare pubblicamente il dito nei confronti di un cittadino. Innumerevoli cittadini, onesti, ricevono avvisi di pagamento che tal volta si rivelano errati, ed eventualmente se dovuti vengono onorati, come ho provveduto prontamente a fare. La consigliera Vanosi ha utilizzato impropriamente la sede del Consiglio comunale per accusarmi ma, al momento dei fatti, non ero nemmeno a conoscenza di quanto pubblicamente dichiarato".

A sua volta, però, ora è lo stesso Pedata ad avere dubbi: "E' possibile che Vanosi, in forza del suo potere di amministratore abbia avuto accesso a dati personali, non di dominio pubblico, facendo un utilizzo improprio del diritto conferito ai Consiglieri comunali? Da una verifica dell’elenco degli atti protocollati sembra che le richieste di accesso agli atti da parte della consigliera Vanosi non siano state neppure autorizzate dal Segretario generale. Tramite il mio difensore ho cercato di verificare questa possibilità, chiedendo conferma nel merito al Segretario generale che ad oggi non ha tuttavia risposto. Tale accesso, in base ai documenti in mio possesso, risulterebbe illegittimo. Nel Consiglio comunale del 6 ottobre, per dissipare ogni dubbio, ho chiesto direttamente alla consigliera Vanosi di indicare con quale modalità avesse avuto l’autorizzazione ad accedere agli atti richiesti, ma non ha fornito alcuna risposta".

Dopo la querela sarà la giustizia a stabilire se l'accesso agli atti è avvenuto in modo corretto, se Vanosi ha agito al di fuori dei poteri riconosciuti ai consiglieri comunali e se le frasi pronunciate a luglio sono veritiere e pronunciate nella forma e nel luogo appropriato.

"A seguito dell’accaduto - conclude Pedata - ho chiesto nella seduta del 6 ottobre le dimissioni di Orietta Vanosi dall’incarico di consigliere comunale, in quanto il suo comportamento non sembra essere adeguato al ruolo di amministratore. Il sindaco ha detto che bisogna recuperare l’etica nella politica, ma non capisco come mai non sia intervenuto in merito alle gravi affermazioni fatte proprio dalla consigliera Vanosi che è capogruppo della sua stessa forza politica".


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