Dopo il colpo in farmacia azzanna i Carabinieri: arrestato un egiziano
GARBAGNATE MILANESE - Ha fatto irruzione nella farmacia con il volto coperto da berretto e occhiali: ma all'uscita ha trovato ad attenderlo i Carabinieri che lo seguivano da giorni. Un egiziano, giovedì, è stato arrestato. Stessa sorte per il complice italiano.
Quando è uscito dalla farmacia appena rapinata non si aspettava di trovarsi di fronte i Carabinieri: un egiziano, nel tentativo di fuggire, avendo in mano una pistola giocattolo ha cercato di farsi strada mordendo i militari che lo stavano ammanettando. Arrestato, con lui, anche il complice italiano che lo attendeva in auto.
Una rapina davvero insolita quella accaduta giovedì pomeriggio nel territorio comunale. Innanzitutto perché i militari erano già lì ad attendere i due, l'italiano C.F. e l'egiziano H.M., entrami pluripregiudicati.
I due, a loro insaputa, erano costantemente monitorati dai Carabinieri di Desio. Li hanno tenuti d'occhio per giorni, anche mentre facevano diversi sopralluoghi in territorio della Provincia di Milano per preparare eventuali colpi.Una rapina davvero insolita quella accaduta giovedì pomeriggio nel territorio comunale. Innanzitutto perché i militari erano già lì ad attendere i due, l'italiano C.F. e l'egiziano H.M., entrami pluripregiudicati.
Quando hanno deciso di fare irruzione in farmacia, pertanto, i Carabinieri erano a pochi metri da loro. L'italiano rimasto in macchina per fare da palo e da autista, l'egiziano che ha fatto irruzione in farmacia con il volto parzialmente travisato dal cappello e dagli occhiali. Pistola in pugno, una perfetta imitazione di una calibro 38, si è fatto consegnare tutti i soldi presenti in cassa in quel momento.
I Carabinieri, valutando che il momento di minor pericolo per l'incolumità pubblica sarebbe stato quello dell'uscita dalla farmacia, hanno atteso fuori prima di intervenire. Appena ha messo piede in strada, è stato immediatamente neutralizzato.
Non si è però dato per vinto: azzannando i militari ha cercato di liberarsi per poter fuggire. Tentativo naturalmente velleitario: in un batter d'occhio le manette sono scattate ai suoi polsi.
Durante la colluttazione il suo complice italiano ha acceso il motore per fuggire con l'auto: è stato però immediatamente bloccato e arrestato anche lui. I due ora si trovano nel carcere di San Vittore a disposizione dell'autorità giudiziaria.