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Il sacco dei rifiuti con il microchip arriva in città: a Robbiano prove di futuro
GIUSSANO - Ora è ufficiale: da stamattina parte della frazione di Robbiano ha iniziato a conferire la frazione secca dei rifiuti attraverso l'utilizzo del sacco blu, quello dotato di microchip identificativo. nuova tecnologia, introdotta in città a titolo sperimentale per dodici mesi, in altri Comuni ha permesso di ottenere in breve tempo risultati davvero notevoli sul fronte della raccolta differenziata.
La città guarda al futuro, almeno dal punto di vista ambientale. Da oggi, in parte della frazione di Robbiano, parte la raccolta dei rifiuti con il sacco blu dotato di microchip.
Una iniziativa attivata in via sperimentale a Cascina Costa, Cascina Costaiola, Cascina Lazzaretto, Cascina Nuova, Cascina Peschiera, in via Col di Lana, via De Amicis, via Divisione Julia, via Don Gnocchi, via Don Milani, via Lazzaretto, via Marmolada, via Monte Canino, via Monte Cristallo, via Monte Nero, via Monte Rosa, via Monte San Michele, via Monviso, via Kennedy, via Paganella, via Pasubio, via Redipuglia, via Segantini, via Tonale.
Una fetta del territorio che, per dodici mesi, farà da "cavia" per convincere l'amministrazione comunale della bontà del progetto e per mettere a punto eventuali correttivi. Sul successo finale non ci sono dubbi: il sacco blu con il microchip e la tecnologia Rfid, introdotto per la prima volta nel quartiere Santa Margherita di Lissone, è ormai diventato la prassi in tutto il territorio comunale di Seveso dove la raccolta differenziata si è impennata già nel primo anno di applicazione.
Alla base del progetto ci sono le statistiche: ovvero il fatto che ciò che abitualmente buttiamo nel secco può essere a sua volta notevolmente differenziato. Grazie al microchip non solo possono essere fatti controlli più mirati, ma un domani sarà eventualmente possibile arrivare anche alla tariffazione puntuale dei rifiuti, ovvero pagare in base a quanto si è effettivamente prodotto.
I cittadini della zona individuata per la sperimentazione sul territorio di Giussano dovranno rispettare, per esporre i sacchi in strada, gli stessi giorni e gli stessi orari attualmente in vigore, ossia il martedì sera non prima delle 21 e il mercoledì mattina non dopo le 6.
Una iniziativa attivata in via sperimentale a Cascina Costa, Cascina Costaiola, Cascina Lazzaretto, Cascina Nuova, Cascina Peschiera, in via Col di Lana, via De Amicis, via Divisione Julia, via Don Gnocchi, via Don Milani, via Lazzaretto, via Marmolada, via Monte Canino, via Monte Cristallo, via Monte Nero, via Monte Rosa, via Monte San Michele, via Monviso, via Kennedy, via Paganella, via Pasubio, via Redipuglia, via Segantini, via Tonale.
Una fetta del territorio che, per dodici mesi, farà da "cavia" per convincere l'amministrazione comunale della bontà del progetto e per mettere a punto eventuali correttivi. Sul successo finale non ci sono dubbi: il sacco blu con il microchip e la tecnologia Rfid, introdotto per la prima volta nel quartiere Santa Margherita di Lissone, è ormai diventato la prassi in tutto il territorio comunale di Seveso dove la raccolta differenziata si è impennata già nel primo anno di applicazione.
Alla base del progetto ci sono le statistiche: ovvero il fatto che ciò che abitualmente buttiamo nel secco può essere a sua volta notevolmente differenziato. Grazie al microchip non solo possono essere fatti controlli più mirati, ma un domani sarà eventualmente possibile arrivare anche alla tariffazione puntuale dei rifiuti, ovvero pagare in base a quanto si è effettivamente prodotto.
I cittadini della zona individuata per la sperimentazione sul territorio di Giussano dovranno rispettare, per esporre i sacchi in strada, gli stessi giorni e gli stessi orari attualmente in vigore, ossia il martedì sera non prima delle 21 e il mercoledì mattina non dopo le 6.
Per i trasgressori che non utilizzeranno correttamente il sacco blu sono previste sanzioni variabili da 25 a 500 euro.
