Marina Ricci rivela i suoi sentimenti: la storia di Govindo e Madre Teresa in sala consiliare

GIUSSANO - Sarà una serata in cui ognuno reagirà così come gli viene spontaneo: chi lasciandosi sfuggire qualche lacrima, chi con un applauso sincero. Di certo non si potrà rimanere impassibili di fronte al racconto di vita, "tradotto" in un libro, di Marina Ricci e del piccolo Govindo

Una toccante storia di vita vissuta che non può passare sotto silenzio. Perché ha molto da dire e molto da dare a ciascuno di noi. Marina Ricci oggi, martedì 23 maggio, a partire dalle 21.15 nella sala consiliare di Giussano incontrerà i cittadini per la presentazione del suo libro "Govindo, il dono di Madre Teresa".

Toglietevi subito dalla testa l'idea che si tratti di un'operazione di marketing per vendere qualche copia. E', al contrario, la straordinaria condivisione di sentimenti provati dalla giornalista (pietà, amore, dolore) in una vicenda del tutto particolare.

Marina Ricci, pugliese di nascita e romana d’adozione, ha cominciato la professione giornalistica nel 1982 al settimanale “Il Sabato” ed è poi passata al mensile internazionale “Trenta Giorni”, occupandosi soprattutto della situazione della Chiesa nell’Est Europa. Nel 1992, al momento della fondazione del Tg5, ha assunto il ruolo di vaticanista: ha seguito il pontificato di Giovanni Paolo II e quello di Benedetto XVI. Nel 2002 è stata tra i quattordici giornalisti che hanno scritto i testi per la Via Crucis del papa al Colosseo. Nel 2012 ha lasciato Mediaset. È sposata e ha cinque figli.

Ma c'è un fatto nella sua vita che più di ogni altro merita di essere raccontato. E che, lei stessa, non si sarebbe mai aspettata di vivere. Nel 1996, all'epoca vaticanista del Tg5, viene mandata a Calcutta mentre Madre Teresa sta affrontando una grave malattia e molti pensano che sia prossima la sua morte. La giornalista, visita le realtà in cui le suore di Madre Teresa aiutano i bambini in difficoltà e conosce Govindo, un bambino gravemente malato che nessuna famiglia intende adottare.

Ci pensa lei, pur conoscendo la situazione e tutte le difficoltà che questa comporta. Il bambino è affetto dalla sindrome di Cockayne, una malattia rara che non dà alcuna speranza, non ci sono cure. Lui, inoltre, la vive ancora con maggior disagio in virtù dei traumi psicologici dovuti all'abbandono da parte dei genitori nei primi anni di vita.

A distanza di anni dalla morte del ragazzo, vissuta con dolore sebbene fosse da mettere nel conto a causa della mancanza di cure, ecco ora questo libro per rivelare quanto Govindo sia stato un bene prezioso per la sua famiglia e per chi lo ha conosciuto.

Curiosamente la giornalista nel suo viaggio in India non ha avuto la possibilità di incontrare Madre Teresa, ricoverata in ospedale. E' tornata a casa con il bambino in condizioni più disagiate di tutto l'orfanotrofio. Quello che le ha cambiato la vita e che lei, nonostante le difficoltà e la sofferenza, non può fare a meno di considerare come un dono ricevuto.


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