Il Codacons dopo l'incidente mortale: "Abbassiamo a 30 km/h il limite nelle città"

LENTATE SUL SEVESO - Dopo l'incidente di domenica pomeriggio, quello tra la minicar e la moto sulla Nazionale dei Giovi, in cui ha perso la vita Manuela Ronchetti residente a Cucciago, il Codacons fa sentire la sua voce: inviato un appello al Ministro Graziano Delrio per abbassare il limite di velocità a 30 chilometri orari

Un appello a Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, perché si abbassi il limte di velocità a 30 chilometri orari. E' quello firmato dal Codacons in seguito all'incidente avvenuto domenica a Lentate sul Seveso, lungo la Nazionale dei Giovi, tra una minicar e una motocicletta, con il decesso di una donna di 40 anni.

"E' arrivato il momento di dire basta agli incidenti stradali e ai morti sulle strade - afferma Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons -. Faremo sentire la nostra voce, e la voce di tutti i cittadini milanesi, che vogliono non piangere più morti sulle strade. È necessario abbassare il limite cittadino in città ad almeno 30 Km/h, a questa velocità si azzererebbero tutti i rischi di incidente automobilistico, oltre ad avere una netta diminuzione delle emissioni inquinanti in tutto il capoluogo lombardo".

Il presidente del Codacons sottolinea le necessità di discutere la proposta al più presto: "È giunto il momento che  si discuta di questa eventualità, non è più possibile prorogarla, ricordiamoci che con il limite di 30 Km/h non ci sarebbero più morti sulle strade".


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1 commenti

Daniela Freguia :
E’ convinzione di tanti che far viaggiare i ragazzini in motorino sia troppo pericoloso, per cui li indirizzano verso le Minicar che, grazie alle quattro ruote, sono più stabili. Così dicono. Fatto sta che le Minicar, per quanto piccole e carine, non sono giocattoli, ma mezzi di trasporto che, una volta scesi in careggiata diventano potenti armi da tenere sotto controllo, come tutti gli altri, comprese le biciclette. La strada non consente distrazioni di sorta e non riserva riguardi particolari verso i giovanissimi. Chi sta alla guida di un mezzo, deve conoscere il Codice Stradale e rispettare meticolosamente le regole, i segnali e i limiti di velocità. Come nella vita quotidiana, in strada bisogna agire in maniera da non danneggiare se stessi, le altre persone, gli animali e le cose. Cosa sarà successo a Lentate? una distrazione? una precedenza non rispettata per guadagnare un minuto di tempo? Stringe il cuore nel leggere che per quell’attimo un uomo sia finito all’ospedale e la giovane moglie, che viaggiava con lui in moto, non tornerà mai più a casa. Per questa disgrazia, portatrice di dolore incalcolabile, verrà chiesto a gran voce che sia fatta giustizia. Chi ha sbagliato paghi, secondo legge. Giusto che sia così. Si fa in fretta a parlare, ma stavolta è dura, perché a rispondere all’accusa di omicidio stradale è chiamata una ragazzina di 16 anni. Tremendo! Qui non ci sono pirati, ma soltanto vittime. Impossibile infierire contro qualcuno: meglio piangere e pregare -per e con- tutti loro. Il CODACONS, sulla scia emotiva di quest’ultimo incidente, chiede che venga rivisto il limite di velocità nei centri abitati, abbassando ad “almeno” 30 gli attuali 50 Km/h. Sono comprensibili le motivazioni della richiesta ma, anche senza voler far ricorso all’ironia, sarebbe come invitare tutti i viaggiatori a scendere dai loro mezzi per proseguire spingendoli a mano! E poi, anche arrivando a far percorrere a piedi tutte le strade, non si otterrebbero i tanto auspicabili risultati se non si attivano precauzioni e prudenze. Senz’altro, nulla hanno a che vedere con l’incidente di Lentate, ma che se ne dice il Presidente Codacons, del telefonino sempre attivo ed in uso, e delle cuffie alle orecchie per ascoltare musica ad alto volume? Proprio di recente, a Milano, sono accaduti due tremendi incidenti che hanno coinvolto due giovanissime donne: 05-04-2016: Una ballerina della Scala che camminava parlando al telefono, non si è accorta dell’arrivo del tram. E’ stata urtata. Gravemente ferita, se la caverà. 21-04-2016: Una modella che attraversava i binari ascoltando la musica attraverso le cuffie, non s’è accorta dell’arrivo del treno. La sua vita s’è conclusa così, a 19 anni. Daniela Freguia | martedì 09 agosto 2016 12:00 Rispondi