Con "Opere" Eugenio Galli torna dopo 10 anni alla Galleria Civica "Ezio Mariani"

SEREGNO - Sarà inaugurata questa sera, alle 21, la mostra "Opere" che vede protagonista il concittadino Eugenio Galli alla Galleria Civica "Ezio Mariani". Un gradito ritorno per l'artista, dopo 10 anni e dopo numerose mostre e riconoscimenti a livello internazionale

Dalla “Iridescenza cromatica” alla “Trascendenza”. Le “Opere” di Eugenio Galli, questo il titolo della mostra, tornano negli spazi della Galleria civica “Ezio Mariani” dopo dieci anni. In mostra, da oggi fino al 17 luglio, tele di varie dimensioni, sculture e stele prodotte da Eugenio Galli negli ultimi dieci anni di lavoro.

“Eugenio Galli è un figlio della Brianza, con uno sguardo aperto al mondo. Un artista che parte dalla sua terra per raccontarci la sua visione dell’oggi che va al di là di lacerazioni, ferite, tradimenti per offrirci uno sguardo nuovo sull’essere umano, positivo e coinvolgente”. Così l’assessore alla Cultura e grandi eventi Giacinto Mariani presenta la mostra che sarà inaugurata stasera alle 21.

Galli, seregnese classe 1951, dopo aver concluso gli studi scientifici a Monza lavora per circa vent'anni nella bottega orafa di famiglia e contemporaneamente frequenta lo studio di Gianni Arde. Con lui, comincia un intenso periodo di formazione giungendo ad una personale elaborazione del colore, come spiega lo stesso Galli: “Ho sempre cercato di ridurre colore e massa nei miei lavori, quindi togliere”.

Dopo aver abbandonato la figurazione, agli inizi degli anni Novanta lavora sulla “luce” approdando ad uno spazio creativo sottolineato da colori fini e sommessi e imboccando la strada dell’astrazione.

“Il suo talento nel disegno – spiega Franco Cajani, curatore della mostra insieme al presidente di Seregn de la Memoria, Luigi Losa -  lo pone a solcare quella soglia che nella spasmodica ricerca delle emozioni gli fa trasfigurare la realtà sino a che il segno e la linea appaiono parzialmente ritirati, quasi ristretti, sulle campiture delle tele”.

Iniziano, così, i suoi cicli astratti, denominati “materia e spirito”, “percezioni universali”, “iridescenza cromatica”, sino ad arrivare alla recente produzione pittorica denominata “trascendenza”. A questa nuova linea pittorica-scultorea appartengono la “elegia del bianco”, le opere multimateriche e le sculture in materiali vari, specie in cor-ten, uno speciale acciaio a elevata resistenza alla corrosione e a elevata resistenza meccanica.

“Quando inizio a lavorare a un’opera – spiega Galli - non ho un progetto chiaro, non parto da un’idea. Ho la mente libera, non penso; non è il pensiero a guidarmi ma l’attesa”.

Negli ultimi anni l’artista ha iniziato a misurarsi su progetti di spessore europeo e internazionale con mostre ed eventi prestigiosi, tra Firenze, Milano, Berlino, Lugano, Lione, Budapest, Sharjah (Emirati Arabi) e Il Cairo. Sempre con una visione chiara, come lo stesso artista spiega: “È stato detto che la fotografia è l’arte di ‘scrivere con la luce’, io considero i miei lavori bianco su bianco, dipingere con la luce: forme e ombre che interagiscono e si trasformano”.

Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui nel 2010 il Premio Arte e Cultura (Circolo della Stampa-Milano) e nel 2011 il Premio Turris Magna di Tricase (LE).

La mostra potrà essere visitata fino a domenica 17 luglio nei seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 16.30 alle 19.30; domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Apertura straordinaria giovedì 14 luglio dalle 16.30 alle 22.30. Ingresso libero.