Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta: al San Rocco due "Matti da slegare"

SEREGNO - Venerdì sera e sabato sera al teatro San Rocco arrivano due campioni della risata. Saranno infatti in scena Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta con "Matti da slegare", spettacolo con la regia di Gioele Dix, coraggiosamente dedicato alla malattia mentale. Biglietti a partire da 25 euro.

Quando si sente pronunciare il loro nome, difficile non abbozzare un sorriso. Quando si ha la fortuna di vederli all'opera è garantita anche la risata: Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, nelle serate di venerdì 5 e sabato 6 febbraio, saranno in scena al teatro San Rocco di Seregno con "Matti da slegare".

Si tratta di un lavoro tratto dalla commedia "Elling & Kjell Bjarne" del norvegese Axel Hellstenius. Uno spettacolo che racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due "matti" a slegarsi dei tanti fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi infelici per gran parte della loro vita. Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta, dove sono diventati amici inseparabili, Elia e Gianni vengono "promossi" e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città. Si tratta di un esperimento e di una prova molto importante per loro: dovranno provare a inserirsi nella società civile e dimostrare di saper badare a se stessi.

Elia, che non ha mai conosciuto il proprio padre, aveva vissuto sempre solo con la madre, imbastendo con lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna si era perciò rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sé e il suo ricovero era stato inevitabile. Il lungo trattamento terapeutico non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato dell'autoironia.

Gianni, il compagno di avventura, è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo e soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di sperimentare. E' un uomo generoso e impulsivo, la cui fragilità è segno del disperato tentativo di cancellare le ferite procurategli da una madre alcolista e da un patrigno violento.

Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo. Il "cocco di mamma" troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle parole la propria ragione di vita, mentre lo "scimmione" si accorgerà di poter essere utile agli altri con il suo lavoro e il suo buon cuore.

Alla regia un altro personaggio "raccomandabile" nel campo della risata: si tratta di Gioele Dix che, con i due protagonisti, ha avuto il coraggio di esplorare il campo della malattia mentale: divertendo sì il pubblico - di questo statene certi - ma allo stesso tempo mettendo in risalto che, indipendentemente dalla condizioni, si ha a che fare sempre e soltanto con l'uomo.

Lo spettacolo inizierà alle 21, biglietti in vendita a partire da 25 euro.