Fa sparire la figlia di un anno dalla comunità per spedirla in Marocco: donna arrestata
SEREGNO - Arriva dal bresciano la notizia di una marocchina di 37 anni, sparita il 31 dicembre da una comunità di Seregno, in cui era stata collocata dal tribunale: doveva rientrare il giorno di Capodanno, è stata rintracciata ieri dai Carabinieri. Ma si era liberata della bambina, affidandola a una connazionale perché la riportasse in patria.
E' sparita dalla comunità di Seregno la bambina di un anno e due mesi, lì collocata dal tribunale dei minori di Brescia: la mamma, una marocchina di 37 anni, nella giornata di ieri, è stata arrestata dai Carabinieri a Bagnolo Mella con l'accusa di sequestro di persona e sottrazione di persona incapace. La stessa donna ha raccontato ai militari di avere affidato la piccola ad altri perché venisse riportata in Marocco.
Una storia davvero terribile quella che rimbalza dal bresciano e riportata dalle testate locali. Tutto ha inizio nell'ottobre 2014 quando il tribunale dei minori, con decreto, affida la neonata ai Servizi sociali di un Comune situato nell'hinterland milanese che, a sua volta, per offrire la migliore assistenza possibile l'aveva collocata in una comunità a Seregno insieme alla mamma.
Tutto tranquillo finché, per il 31 dicembre 2015, la donna ha chiesto e ottenuto il permesso di potersi allontanare un giorno per festeggiare con parenti nel bresciano. Uscita dalla comunità non ha più fatto ritorno: è stata rintracciata qualche giorno più tardi dai Carabinieri di Bagnolo Mella (nel bresciano), a casa di un conoscente, ma non aveva più la figlia con sé.
La donna ha raccontato ai militari di averla affidata a una connazionale affinché potesse riaccompagnarla in Marocco. E' stata subito accompagnata in carcere e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria.
La piccola, stando a "L'Eco delle Valli", sarebbe poi stata ritrovata a casa di un'altra donna e nuovamente affidata ai Servizi sociali.
Una storia davvero terribile quella che rimbalza dal bresciano e riportata dalle testate locali. Tutto ha inizio nell'ottobre 2014 quando il tribunale dei minori, con decreto, affida la neonata ai Servizi sociali di un Comune situato nell'hinterland milanese che, a sua volta, per offrire la migliore assistenza possibile l'aveva collocata in una comunità a Seregno insieme alla mamma.
Tutto tranquillo finché, per il 31 dicembre 2015, la donna ha chiesto e ottenuto il permesso di potersi allontanare un giorno per festeggiare con parenti nel bresciano. Uscita dalla comunità non ha più fatto ritorno: è stata rintracciata qualche giorno più tardi dai Carabinieri di Bagnolo Mella (nel bresciano), a casa di un conoscente, ma non aveva più la figlia con sé.
La donna ha raccontato ai militari di averla affidata a una connazionale affinché potesse riaccompagnarla in Marocco. E' stata subito accompagnata in carcere e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria.
La piccola, stando a "L'Eco delle Valli", sarebbe poi stata ritrovata a casa di un'altra donna e nuovamente affidata ai Servizi sociali.