Ferisce la moglie con la lametta: arrestato per maltrattamenti in famiglia

SEREGNO - Le forti urla hanno spaventato i vicini che hanno chiamato il 112: un senegalese, nella notte tra lunedì e martedì, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni. Aveva ferito la moglie con una lametta e la stava inseguendo con un bastone.

Quando i Carabinieri sono arrivati davanti all'abitazione a Seregno, zona Crocione, hanno visto dalla finestra l'uomo "armato" di bastone che inseguiva e minacciava la moglie per la casa. Il senegalese è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

Si tratta di un extracomunitario presente sul nostro territorio già da parecchio tempo. Basti pensare che la moglie lo ha raggiunto qui 14 anni fa. Hanno tirato avanti proprio grazie a lei, che ha cercato di arrangiarsi con lavoretti saltuari. Lui, invece, si è fatto conoscere dalle forze dell'ordine per una serie di reati, compreso l'accoltellamento di un fratello.

Dall'inizio dell'anno, però, anche la moglie non ha più avuto un lavoro e, pertanto, la situazione in famiglia è diventata sempre più difficile con continui litigi. Fino a quello scoppiato tra lunedì e martedì, poco dopo la mezzanotte.

Udito perfino dai vicini che, spaventati dalle urla, hanno telefonato al 112. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Seregno, che dalla finestra hanno visto l'uomo inseguire la moglie brandendo il manico spezzato di una scopa. Sono intervenuti per disarmarlo ma, nonostante la loro presenza, il senegalese ha continuato a minacciare di morte la moglie, che aveva una profonda ferita da taglio al braccio sinistro.

I militari hanno trovato la lametta utilizzata per colpirla e, durante le operazioni di primo soccorso, hanno scoperto che la donna fin dal 2013 subìva l'ira e le percosse del marito, tuttavia senza aver mai avuto il coraggio di denunciare la situazione.

La donna, accompagnata all'ospedale di Desio, se l'è cavata con 10 punti di sutura ed è stata giudicata guaribile in 12 giorni. Il marito, invece, è in carcere a Monza. Dovrà rispondere al giudice per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.