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"Fortuna velut luna": i giovani del Gruppo Teatro Sonia Bonacina sul palco con Boccaccio
SEREGNO - Questa sera tocca ai giovani del Gruppo Teatro Sonia Bonacina il compito di chiudere la rassegna "Tutti giù dal palco": una proposta, patrocinata dall'amministrazione comunale, che ha riempito la sala del teatro Sant'Ambrogio di via Edison.
Il gran finale tocca ai giovani. Sono loro il futuro del teatro e avranno modo di dimostrare il loro talento nella serata di oggi, sabato 14 maggio, nello spettacolo "Fortuna velut luna" che porteranno in scena alle 21 a conclusione della rassegna "Tutti giù dal palco".
Un'iniziativa organizzata dal Gruppo Teatro Sonia Bonacina, con il patrocinio dell'amministrazione comunale, al teatro Sant'Ambrogio di via Edison che, finora, ha sempre registrato il tutto esaurito.
Con lo spettacolo di stasera i giovani del gruppo propongono tre note “novelle piacevoli e aspri casi d’amore e altri fortunati avvenimenti” tratte dal Decameron di Boccaccio, in cui l'autore sa esprimersi attraverso una considerevole varietà di toni e di stili in virtù del suo sperimentalismo.
L’autore si dimostra inoltre ben attento a tutta la realtà, pronto a rappresentarla integralmente, da osservatore imparziale, nei suoi aspetti molteplici e talora contrastanti, una realtà in continuo mutamento.
In scena, insomma, l’uomo con le sue qualità e i suoi vizi: è il protagonista unico di vicende dove agiscono tre motivi o molle fondamentali quali la fortuna, l'amore, l'intelligenza, presentate in una ricca gamma di possibili sfumature. Arricchiscono lo spettacolo canzoni, danze e musiche dal vivo.
Un'iniziativa organizzata dal Gruppo Teatro Sonia Bonacina, con il patrocinio dell'amministrazione comunale, al teatro Sant'Ambrogio di via Edison che, finora, ha sempre registrato il tutto esaurito.
Con lo spettacolo di stasera i giovani del gruppo propongono tre note “novelle piacevoli e aspri casi d’amore e altri fortunati avvenimenti” tratte dal Decameron di Boccaccio, in cui l'autore sa esprimersi attraverso una considerevole varietà di toni e di stili in virtù del suo sperimentalismo.
L’autore si dimostra inoltre ben attento a tutta la realtà, pronto a rappresentarla integralmente, da osservatore imparziale, nei suoi aspetti molteplici e talora contrastanti, una realtà in continuo mutamento.
In scena, insomma, l’uomo con le sue qualità e i suoi vizi: è il protagonista unico di vicende dove agiscono tre motivi o molle fondamentali quali la fortuna, l'amore, l'intelligenza, presentate in una ricca gamma di possibili sfumature. Arricchiscono lo spettacolo canzoni, danze e musiche dal vivo.
