Combatteva sul ring, Cesare Bagnoli rivive sul palcoscenico

SEREGNO - Questa sera al Teatro Santavaleria, con inizio alle 21, la prima assoluta di "Fuori i secondi": lo spettacolo teatrale dedicato al concittadino Cesare Bagnoli, talentuoso pugile dilettante del dopoguerra, operaio alla Vismara di Casatenovo, passato al professionismo nel 1954.

“Cesare Bagnoli ha preso a pugni gli avversari sul ring, dopo aver combattuto la fame e la guerra durante la sua infanzia e prima di aver affrontato i problemi di tutti i giorni di un commerciante. Quella di Bagnoli è la storia di un’Italia che ha saputo combattere e vincere”. Così il sindaco Edoardo Mazza presenta “Fuori i secondi”, lo spettacolo teatrale che oggi, domenica 15 maggio alle 21, racconta al Teatro Santavaleria (via Wagner, 85), la vita del pugile brianzolo.

Cesare Bagnoli sale sul ring, per la prima volta da professionista, il 31 marzo 1954. Ha 23 anni e al Teatro Principe di Milano, la casa del pugilato, vince contro il torinese Giovanni Giorgis. Negli anni Cinquanta i brianzoli impazziscono per la noble art e Cesare Bagnoli, classe 1930, operaio della Vismara di Casatenovo, è il pugile della Brianza, quello di maggiore talento.

La vita, dentro e fuori dal ring, di Cesare Bagnoli, è ripercorsa in “Fuori i secondi” (“La vita felice”, 2005), poema scritto dal figlio Corrado e portato, adesso, a teatro dalla nipote Adriana. Non una forma di adattamento scenico, ma come ha scritto Luigi Cannillo nella postfazione alla nuova edizione di “Fuori i secondi” in uscita per lo spettacolo, si tratta di “mettere in scena una storia in poesia, di leggere con la poesia una storia”.

“Il libro e lo spettacolo teatrale – afferma Giacinto Mariani - raccontano una storia di sacrifici e forza. La storia di Cesare Bagnoli, un personaggio simbolo di un intero periodo, il dopoguerra. La sua è, dunque, anche la nostra storia”.

Al primo incontro da professionista Bagnoli arriva con ottanta match disputati da dilettante. Trentuno gli incontri disputati da professionista, categoria Mediomassimo, tra il 1954 e il 1959, con la maglia della grande Colonia Ignis: diciotto vinti (sette prima del limite), cinque pareggiati e otto persi. Questa la carriera di Cesare Bagnoli, Cesarone per i suoi tifosi, che sul ring impara la legge dello sport e, fuori dal ring, quella più dura della vita.

“Questa è la storia di un grande uomo che ha combattuto la fame e la guerra nella sua infanzia, gli avversari sul ring e ha vissuto la quotidianità del commerciante che prova a costruire qualcosa per la sua famiglia”, così Adriana Bagnoli sintetizza la vita del nonno.

Nato a Giussano il 1 giugno 1930, Cesare Bagnoli inizia come pugile dilettante nella categoria dei pesi Welter con la maglia della “Accademia Pugilistica Seregnese”. Appende i guantoni al chiodo l’8 maggio 1959 dopo il pareggio, sul ring del “Pavillon des Sports” di Ginevra, con lo svizzero Franz Anton.

Dopo il ritiro, Bagnoli si siede nell’angolo dei secondi, allenando Lorenzo Zanon, campione europeo nel 1979 contro lo spagnolo Alfredo Evangelista e sconfitto nel 1980 a Las Vegas da Larry Holmes in un match valido per la cintura del titolo mondiale WBC.

Protagonisti sul “ring teatrale”, allenati da maestri professionisti: Adriana Bagnoli, Matteo Bonanni, Ettore Distasio e Marino Zerbin. La regia e l’adattamento sono di Matteo Riva e Adriana Bagnoli, mentre le musiche sono di Andrea Motta.

“La trasposizione drammaturgica – spiega il regista Matteo Riva- nasce proprio dal desiderio di raccontare e condividere una storia che è patrimonio di un paese e di un popolo; dall’impressione che le parole del romanzo fossero già immagini, sequenze quasi cinematografiche di luoghi e persone di una Italia così antica e vera”. 

Una scenografia essenziale, pensata da Tommaso Melideo: disegnata dalla luce, racconta gli angoli del ring e della vita, mentre la regia lascia spazio alla forza poetica e popolare delle figure che circondano il protagonista.

Il progetto ha già prodotto un breve videodocumentario che ripercorre la biografia di Bagnoli attraverso immagini storiche e interviste. Finanziato anche con un’operazione di crowdfunding su Internet, “Fuori i secondi” è prodotto da “Teatro pedonale”, giovane compagnia teatrale e scuola di teatro, in collaborazione con “ScenAperta Altomilanese Teatri”.

Dopo la tappa seregnese, “Fuori i secondi” sarà ancora a Barlassina al Teatro “San Giulio” (20 maggio), ad Agrate al Teatro “Duse” (22 maggio) e a Milano al Teatro “Principe”, dove iniziò l’avventura pugilistica di Bagnoli e dove, al termine dello spettacolo, si potrà assistere ad un match organizzato dal “Team Cherchi” (4 giugno).

“Fuori i secondi” è patrocinato da Regione Lombardia, dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e dalla Federazione pugilistica italiana.

Biglietti euro 15 (intero) e euro 10 (ridotto per under 18, over 65 e soci “Teatro Pedonale” e “Scenaperta”). Informazioni e prenotazioni: “Teatro Pedonale” - tel 338/9018506- email: teatropedonale@gmail.com – web: www.teatropedonale.com