"Fuori i secondi": con Cesare Bagnoli va in scena una storia di pugilato e di vita

SEREGNO - La vita di Cesare Bagnoli, professionista di pugilato dal 1954 al 1959 viene ripercorsa in "Fuori i secondi" scritto dal figlio Corrado. E'una storia che racconta sacrifici e forza, ritratto di un personaggio simbolo di un intero periodo, il dopoguerra.

“Fuori i secondi!”. È l’ordine dato dall'arbitro agli assistenti di un pugile perché si allontanino dal quadrato, all'inizio di ogni ripresa. È il momento in cui il pugile resta da solo sul ring. Di fronte al suo avversario. Secondi carichi di tensione e pensieri che Cesare Bagnoli ha vissuto decine di volte nella sua carriera: ottanta match da dilettante e trentuno  disputati da professionista tra il 1954 e il 1959 con la maglia della grande Colonia Ignis con sette vittorie prima del limite.

E “Fuori i secondi” è anche il titolo di un poema scritto dal figlio, Corrado Bagnoli, che ripercorre la storia di Cesare (Augusto nel romanzo), giovane promessa del pugilato italiano degli anni Cinquanta che sul ring impara la legge dello sport e, fuori dal ring, quella più dura della vita.

“Fuori i secondi è l’urlo che apre gli incontri di pugilato, ma è anche altro - dichiara il sindaco Edoardo Mazza -. È un’esortazione che richiama tutti ad assumersi le proprie responsabilità e a darsi da fare. È quello che Cesare Bagnoli ha fatto in tutta la sua vita”.

Adriana Bagnoli, regista e attrice di teatro, nipote di Cesare, ha prodotto con Matteo Bonanni un breve videodocumentario che ripercorre la biografia di Bagnoli attraverso immagini storiche e interviste. Dal libro “Fuori i secondi” è stato tratto uno spettacolo teatrale dall'omonimo titolo che debutterà nel prossimo anno sui palcoscenici dei teatri italiani.

“Portiamo in scena – spiega Adriana Bagnoli - l'epica quotidiana attraverso una storia di sacrificio e d'amore, di forza e di umiltà, una vicenda singolare in cui il senso profondo della vita si svela nei gesti semplici e nel linguaggio diretto e carnale del romanzo e del teatro. E che, come ogni racconto epico, è capace di suggerire significati profondi alla vita di ciascuno di noi, alla vita di chi, nelle difficoltà di oggi, cerca ancora di costruire qualcosa”.

Nato a Giussano l’1 giugno 1930, Cesare Bagnoli inizia come pugile dilettante nella categoria dei pesi Welter con la maglia dell’Accademia Pugilistica Seregnese. Disputa ottanta match, vincendone una settantina prima del limite.

Esordisce come professionista il 31 marzo 1954, a 23 anni, a Milano vincendo contro Giovanni Giorgis. Trentuno gli incontri come Mediomassimo: diciotto vinti (sette prima del limite), cinque pareggiati e otto persi. Appende i guantoni al chiodo l’8 maggio 1959 dopo il pareggio, sul ring del Pavillon des Sports di Ginevra, contro lo svizzero Franz Anton.

“La storia di Cesare – spiega l’assessore alla Cultura e Grandi eventi Giacinto Mariani – raccontata prima dal figlio Corrado e poi dalla nipote Adriana, non è solo una storia di famiglia. È una vicenda simbolica, capace di raccontare un’intera epoca, quella del dopoguerra. È una storia in cui molti potranno ritrovare le loro radici e la loro identità”.

Dopo il ritiro dal ring, Cesare Bagnoli ha allenato Lorenzo Zanon, campione europeo nel 1979 contro lo spagnolo Alfredo Evangelista. Negli anni Sessanta aprì una rosticceria e fu il primo a distribuire pizze al trancio a qualsiasi ora con lunghe code fuori dal suo negozio nel centro di Seregno. Cesare Bagnoli è scomparso il 29 aprile 2015, all’età di 84 anni.

Nel progetto “Fuori i Secondi” sono coinvolti lo scrittore Corrado Bagnoli e gli attori Adriana Bagnoli, Matteo Bonanni, Ettore Distasio e Marino Zerbin. La regia sarà affidata ad Adriana Bagnoli e Matteo Riva, la direzione musicale a Andrea Motta, mentre la produzione sarà di Teatro Pedonale, in collaborazione con il polo teatrale ScenAperta. L'anteprima nazionale dello spettacolo si terrà proprio a Seregno, tra aprile e maggio 2016, all’Auditorium di piazza Risorgimento.