Il sindaco ci mette la faccia: ma all'incontro al Crocione per la Giunta sono ceffoni
SEREGNO - Si è svolto lunedì sera, nella palestra di via Casati, il primo degli incontri nei quartieri programmati dall'amministrazione comunale. Sul tavolo i problemi del Crocione e di Sant'Ambrogio. Non sono mancati dure critiche al sindaco e alla Giunta
Sporcizia, degrado, droga, problemi di viabilità, manutenzione stradale, parcheggi, ferrovia. Chi più ne ha, più ne metta: sono davvero tanti i problemi che i cittadini hanno evidenziato lunedì sera all'incontro con l'amministrazione comunale. Un appuntamento con i residenti dei quartieri Crocione e Sant'Ambrogio, prima tappe del tour del sindaco Edoardo Mazza in tutti i rioni della città.
Un battesimo davvero di fuoco, come forse il primo cittadino aveva messo nel conto, rivelandolo già in apertura di serata: "Sono qui con tutti i miei assessori per un dialogo aperto, anche acceso se necessario. Ogni critica costruttiva è bene accetta".
Gli intervenuti non si sono fatti pregare, ma oltre a snocciolare un po' di problemi non hanno esitato a far sentire le loro rimostranze al sindaco: "E' da due anni che qui non vediamo nessuno dell'amministrazione comunale. Lei è sindaco da un anno, ci saremmo aspettati di vederla anche prima. A cosa serve parlare dei problemi se poi non vengono affrontati e se lei non conosce neanche le vie del quartiere?".
Nello specifico i problemi evidenziati non sono neanche pochi. Dal sottopasso, sporco, pericoloso, con presenza di droga. All'indecenza della piazza intitolata a don Luigi Fari, tanto da richiedere in segno di rispetto per il sacerdote di intitolarla in altro modo visti i topi e la sporcizia. E, ancora, il passaggio a livello, ora sempre abbassato ma a rischio chiusura: urge una passerella. Critiche anche per i marciapiedi per arrivare in stazione.
Parlando di viabilità e di trasporti, perplessità e mancanza di chiarezza per la metrotranvia. Scarsa, o addirittura inesistente, la manutenzione con i residenti del Meredo che hanno fatto presente di essere stati dimenticati.
Sulle sedie di tutti i presenti una fotocopia: un lavoro elaborato dai diversi comitati di quartiere per mettere in risalto quindici criticità.
Mazza ha preso nota di tutti i problemi. In alcuni casi ha dato risposte, in altri (vedi metrotranvia e ferrovia) ha spiegato che le difficoltà derivano da scelte e da mancanza di comunicazione di enti superiori. Ha riconosciuto la durezza del confronto, ma non ha fatto una piega, ringraziando i cittadini e manifestando ottimismo per la soluzione dei diversi problemi messi sul tavolo.
Da una donna una raccomandazione: "Chiediamo rispetto. Non basta venire a sentirci. Fate le progettazioni, anche a lungo termine. Non servono opere faraoniche, chiediamo interventi fattibili e un po' di attenzione".
Un battesimo davvero di fuoco, come forse il primo cittadino aveva messo nel conto, rivelandolo già in apertura di serata: "Sono qui con tutti i miei assessori per un dialogo aperto, anche acceso se necessario. Ogni critica costruttiva è bene accetta".
Gli intervenuti non si sono fatti pregare, ma oltre a snocciolare un po' di problemi non hanno esitato a far sentire le loro rimostranze al sindaco: "E' da due anni che qui non vediamo nessuno dell'amministrazione comunale. Lei è sindaco da un anno, ci saremmo aspettati di vederla anche prima. A cosa serve parlare dei problemi se poi non vengono affrontati e se lei non conosce neanche le vie del quartiere?".
Nello specifico i problemi evidenziati non sono neanche pochi. Dal sottopasso, sporco, pericoloso, con presenza di droga. All'indecenza della piazza intitolata a don Luigi Fari, tanto da richiedere in segno di rispetto per il sacerdote di intitolarla in altro modo visti i topi e la sporcizia. E, ancora, il passaggio a livello, ora sempre abbassato ma a rischio chiusura: urge una passerella. Critiche anche per i marciapiedi per arrivare in stazione.
Parlando di viabilità e di trasporti, perplessità e mancanza di chiarezza per la metrotranvia. Scarsa, o addirittura inesistente, la manutenzione con i residenti del Meredo che hanno fatto presente di essere stati dimenticati.
Sulle sedie di tutti i presenti una fotocopia: un lavoro elaborato dai diversi comitati di quartiere per mettere in risalto quindici criticità.
Mazza ha preso nota di tutti i problemi. In alcuni casi ha dato risposte, in altri (vedi metrotranvia e ferrovia) ha spiegato che le difficoltà derivano da scelte e da mancanza di comunicazione di enti superiori. Ha riconosciuto la durezza del confronto, ma non ha fatto una piega, ringraziando i cittadini e manifestando ottimismo per la soluzione dei diversi problemi messi sul tavolo.
Da una donna una raccomandazione: "Chiediamo rispetto. Non basta venire a sentirci. Fate le progettazioni, anche a lungo termine. Non servono opere faraoniche, chiediamo interventi fattibili e un po' di attenzione".