Istituto "Primo Levi": vocazione internazionale con le certificazioni di lingua inglese e tedesca

SEREGNO - Stamattina alle 11.15, nell'aula magna dell'istituto "Primo Levi", saranno consegnati i diplomi relativi agli esami di certificazione in lingua inglese e in lingua tedesca FCE e ZD. Una conferma della vocazione internazionale della scuola cittadina

Sempre più moderno e sempre più internazionale: all'istituto "Primo Levi" nella mattinata di oggi, sabato 12 novembre, alle 11.15 nell'aula magna, alla presenza della dirigente scolastica Rita Troiani, si terrà la cerimonia ufficiale di consegna dei diplomi relativi agli esami di certificazione in lingua inglese e in lingua tedesca FCE e ZD.

Sono ogni anno più numerosi gli studenti che affrontano questo percorso, preparati dalle docenti Patrizia Barzaghi, Chiara Savigni e Angela Concina: un cammino che comincia fin dal primo anno e si concretizza al termine degli studi con l’esame finale.

La vocazione linguistica del “Levi” è di lunga data: nasce nell’anno scolastico 1987/1988 con il corso per Periti aziendali e corrispondenti in lingue estere, si sviluppa con la sperimentazione del corso linguistico aziendale Educazione ai Rapporti Interculturali nella Comunicazione Aziendale nel 1990/1991 per continuare ora, dopo la riforma Gelmini, con il corso di Relazioni Internazionali per il Marketing (RIM).

Ma l’apertura alla conoscenza delle lingue straniere coinvolge anche gli altri indirizzi : gli alunni dei corsi CAT, Trasporti e Logistica e Sistema Moda non solo seguono l’insegnamento linguistico curricolare, ma sono anche sostenuti dall’intervento di insegnanti madrelingua con ore di conversazione in lingua inglese. Il Corso di Trasporti e Logistica vede l’inserimento nel curriculum della Lingua Spagnola, così come il corso RIM.

Ma non è tutto. Perché nel pomeriggio sono avviati ormai da anni corsi di lingua cinese e gli stessi insegnanti si aggiornano costantemente nella pratica della lingua inglese, garantendo l’insegnamento CLIL al quinto anno.
Una vocazione linguistica, dunque, per educare all’apertura e al dialogo e per confermare che il "Levi" è aperto all'internazionalità.


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