Raccolta rifiuti, arriva la rivoluzione: stop al sacco viola, arrivano quello giallo e quello blu col microchip
SEREGNO - Novità in vista sul fronte della raccolta differenziata: dal 13 febbraio in città entrerà in funzione il sacco blu di Gelsia Ambiete, dotato di microchip, che in realtà limitrofe ha già dato risultati esaltanti. Previsti notevoli benefici per le casse comunali
Si parte da una certezza. Anzi, da due: la città di Seregno con il mese di febbraio 2017 subirà una vera e propria rivoluzione nella raccolta dei rifiuti. E, non abbiate dubbi, la percentuale della raccolta differenziata salirà alle stelle. Questa volta non si tratta di promesse di politici, bensì di dati oggettivi che tengono conto di quanto è già avvenuto in città limitrofe (vedi Seveso). "Ora a Seregno siamo al 64,19% - afferma Massimo Borgato, presidente di Gelsia Ambiente - a due mesi di distanza dal sacco con il microchip arriveremo al 75% per attestarci quasi all'80% entro la fine dell'anno".
"Sono molto soddisfatto - commenta il sindaco Edoardo Mazza - perché è un progetto che si concretizza portando ricadute molto positive sul territorio. In un periodo congruo l'introduzione del sacco blu potrebbe portare ad abbassare la tassazione o, in base alle valutazioni che verranno fatte in quel momento, a mantenerla inalterata aumentando però la qualità dei servizi sul territorio".
"I cittadini non devono preoccuparsi - spiega Marco Formenti, assessore alle Politiche ambientali, perché alla fin fine dal punto di vista pratico cambia soltanto il colore dei sacchi. Sparisce quello viola, la carta sarà conferita a parte, per l'indifferenziato avremo il sacco blu con un microchip che identifica il singolo utente. Il ritorno per la nostra città sarà duplice: ovvero ambientale ma anche economico".
I conti sono presto fatti e a snocciolare i dati è direttamente Borgato: le 5.839 tonnellate annue di rifiuto indifferenziato oggi costano alla città di Seregno 472 mila euro per lo smaltimento. A questi vanno aggiunti 222 mila euro per il trattamento dell'umido, 203 mila euro per fare la selezione dei rifiuti del sacco viola. In totale 900 mila euro circa, ai quali, per onestà vanno sottratti circa 400 mila euro che il Comune incassa portando i rifiuti differenziati nelle diverse filiere.
"Ora con il sacco blu - spiega il presidente di Gelsia Ambiente - è dimostrato che si abbatte del 50% la quota indifferenziata. Significa circa 240 mila euro in meno da spendere per lo smaltimento. Vengono eliminati anche i 203 mila euro del sacco viola e, al contrario, avendo una quota maggiore di differenziata, il Comune potrà incamerare un importo maggiore dai consorzi".
Nei prossimi giorni i cittadini inizieranno a ricevere la lettera che li informa delle novità, poi sono in programma tre incontri nei quartieri per dare tutte le risposte necessarie. Con il 13 febbraio anche Seregno avrà un punto di svolta e di non ritorno.
"Sono molto soddisfatto - commenta il sindaco Edoardo Mazza - perché è un progetto che si concretizza portando ricadute molto positive sul territorio. In un periodo congruo l'introduzione del sacco blu potrebbe portare ad abbassare la tassazione o, in base alle valutazioni che verranno fatte in quel momento, a mantenerla inalterata aumentando però la qualità dei servizi sul territorio".
"I cittadini non devono preoccuparsi - spiega Marco Formenti, assessore alle Politiche ambientali, perché alla fin fine dal punto di vista pratico cambia soltanto il colore dei sacchi. Sparisce quello viola, la carta sarà conferita a parte, per l'indifferenziato avremo il sacco blu con un microchip che identifica il singolo utente. Il ritorno per la nostra città sarà duplice: ovvero ambientale ma anche economico".
I conti sono presto fatti e a snocciolare i dati è direttamente Borgato: le 5.839 tonnellate annue di rifiuto indifferenziato oggi costano alla città di Seregno 472 mila euro per lo smaltimento. A questi vanno aggiunti 222 mila euro per il trattamento dell'umido, 203 mila euro per fare la selezione dei rifiuti del sacco viola. In totale 900 mila euro circa, ai quali, per onestà vanno sottratti circa 400 mila euro che il Comune incassa portando i rifiuti differenziati nelle diverse filiere.
"Ora con il sacco blu - spiega il presidente di Gelsia Ambiente - è dimostrato che si abbatte del 50% la quota indifferenziata. Significa circa 240 mila euro in meno da spendere per lo smaltimento. Vengono eliminati anche i 203 mila euro del sacco viola e, al contrario, avendo una quota maggiore di differenziata, il Comune potrà incamerare un importo maggiore dai consorzi".
Nei prossimi giorni i cittadini inizieranno a ricevere la lettera che li informa delle novità, poi sono in programma tre incontri nei quartieri per dare tutte le risposte necessarie. Con il 13 febbraio anche Seregno avrà un punto di svolta e di non ritorno.
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