L'accusa del Pd: "Il gruppo Aeb-Gelsia usato come un poltronificio"

SEREGNO - Per nulla gradito l'esito del rinnovo degli organi amministrativi e dei collegi sindacali del gruppo Aeb-Gelsia da parte del Partito Democratico. Chiedeva una maggiore discontinuità rispetto al passato

Le elezioni interne del gruppo Aeb-Gelsia hanno suscitato un po' di malcontento. All'indomani delle nomine per il triennio 2017-2019 il Partido Democratico, circolo di Seregno, critica apertamente la gestione di quella che considerava un'opportunità di cambiamento.

Il disappunto è finito nero su bianco, con una lettera inviata alla stampa per spiegare perché non si condivide quanto è accaduto. La lettera del Pd è leggibile qui di seguito in versione integrale:

Nei giorni scorsi sono stati nominati gli organi amministrativi ed i collegi sindacali di AEB, Gelsia, Reti+ e Gelsia Ambiente per il triennio 2017-2019. L’amministrazione comunale di Seregno ha emesso il consueto bando per raccogliere curriculum di professionalità al fine di operare lo sbandierato rinnovamento: il risultato è alquanto deludente con la riconferma di tutti i presidenti, qualche rimescolamento e l’inserimento, non nuovo, di amici e parenti.

E’ questo il rinnovamento annunciato? E’ serio riconfermare presidenti che hanno dato prova di inconcludenza in tutte le operazioni straordinarie iniziate? Che da un anno e mezzo non hanno saputo fare alcun progresso nella trattativa con Ascopiave e, nella gestione ordinaria, sono stati sanzionati dall’Autorità della Concorrenza e del Mercato con un’ammenda di 500.000 Euro, come avvenuto per Gelsia nel 2016?

Si dovrebbe evitare di prendere in giro gruppi consiliari, associazioni e gruppi di cittadini con la richiesta di esprimere professionalità del territorio quando poi il risultato è sempre e solo la riconferma di amici ed amici degli amici, con parenti e affini. O si applica una seria procedura di selezione delle candidature oppure ci si astenga dal simulare la raccolta di curriculum. Per il futuro possiamo solo sperare che non si sperimentino avventate operazioni finanziarie e che ci si indirizzi finalmente a realizzare le strategie industriali, dichiarate sulla carta da molti anni, ma finora abortite nel nulla, mentre altri si muovono velocemente sul mercato.

Un ultimo evidente segnale della gestione insensata consiste nella distribuzione, da parte di AEB, di tutto l’utile maturato nel 2016 e favore dei soci: una scelta assurda per un’azienda che voglia svilupparsi e abbia in procinto di fare delle operazioni straordinarie. Tuttavia all’amministrazione comunale di Seregno, che detiene oltre il 70% di AEB, questo non importa, visto che da due anni continua a prelevare dividendi straordinari milionari che poi non riesce neppure a spendere negli interventi che la città attende.

A noi non resta che vigilare e segnalare, con la nostra presenza di minoranza, ogni possibile azione pregiudizievole che possa essere recato alle aziende del gruppo AEB e di conseguenza ai cittadini di Seregno che ne sono proprietari e che rimangono attoniti spettatori di un progressivo declino.

Partito Democratico - Seregno


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