La legalità entra in classe: il Comune premia i vincitori del concorso
SEREGNO - Martedì pomeriggio l'amministrazione comunale ha premiato i vincitori del concorso promosso nelle scuole: un'iniziativa per educare alla legalità in occasione del venticinquesimo delle stragi di Capaci e di via D'Amelio
"Complimenti ai ragazzi e ai loro insegnanti per essere 'entrati' nella memoria e nella storia, rilanciando quel senso civico che tante volte, nella nostra società, manca". Con queste parole, nel giorno della strage di Capaci, il sindaco Edoardo Mazza ha presentato i vincitori del concorso "Educare alla legalità - 25 anni dalle Stragi di Capaci e di Via D’Amelio", promosso dall’assessorato alle Politiche educative, istruzione e innovazione digitale.
Edoardo Mazza e Ilaria Anna Cerqua martedì 23 maggio nella Sala Rappresentanza di Palazzo Landriani – Caponaghi hanno consegnato un assegno di 100 euro a Caterina Sironi delle scuole "Manzoni" per il primo premio assoluto.
Quindici gli studenti di terza media delle scuole "Don Milani", "Mercalli", "Manzoni" e "Sant’Ambrogio" che hanno partecipato al contest. La giuria, coordinata da Guido Garlati, era formata dall’assessore Ilaria Anna Cerqua, dall’ex dirigente scolastico delle Scuole «Cadorna», Nino Stillitano, e dai giornalisti Laura Ballabio e Paolo Volonterio.
"Negli elaborati presentati dai ragazzi c’è una parola che, direttamente o indirettamente, ricorre sempre: è 'regole' - spiega Mazza -. Regole che significa il dovere di fare la propria parte, di essere onesti, di non cedere ai ricatti e alle scorciatoie illegali, di assumersi delle responsabilità. Una parola per la quale hanno dato la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".
Gli altri studenti premiati sono stati: Giada Sartor delle scuole "Mercalli" e Ludovica Merante Critelli delle scuole "Sant’Ambrogio" per la "Conoscenza- approfondimento della materia", Eleonora Misantone e Vittoria Monguzzi delle "Don Milani" per la "Capacità di veicolare un messaggio culturale rilevante", Michela Frigerio delle "Manzoni" per la "Qualità e correttezza lessicale e linguistica". A ognuno di loro un premio di 80 euro.
"Il concorso – conclude l’assessore Cerqua – è nato con l’obiettivo di stimolare i ragazzi a sviluppare una riflessione e un confronto sul concetto di legalità attorno ai nomi di Falcone e Borsellino. È importante che i giovani facciano proprio il senso del dovere e trovino dei riferimenti ideali in quei magistrati coraggiosi che hanno onorato il nostro Paese. Uomini che sapevano di dare fastidio ai boss e al “sistema”, ma erano orgogliosi di essere dall’altra parte, quella giusta, della legalità. La lezione di Falcone e Borsellino, a venticinque anni dalla loro morte, è quella di un’indifferenza da contrastare e di un civismo da imparare. A scuola e in famiglia, prima di tutto".
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