La Madonnina di via Pacini ritorna al suo posto tra le case Aler
SEREGNO - Il sindaco Edoardo Mazza, nei giorni scorsi, si è recato alle case Aler di via Pacini per restituire la statua della Madonnina e il crocefisso: erano stati rubati da ignoti nella grotta situata nel cortile, poi ritrovati a distanza di qualche giorno dalla Protezione civile in un prato del quartiere.
Un gesto semplice, ma dall'alto valore simbolico: è stato il sindaco Edoardo Mazza, nella mattinata di lunedì, a recarsi alle case Aler per riconsegnare la Madonnina e il crocefisso che erano stati rubati. Una presenza, quella del primo cittadino, per dimostrare non solo la vicinanza ai residenti del quartiere di via Pacini ma anche per riaffermare l'attenzione che vuole dedicare ai valori cristiani.
La Madonnina e il crocefisso erano spariti una ventina di giorni fa per mano di ignoti che non avevano avuto rispetto per la piccola grotta situata nel cortile del palazzo, luogo diventato da più di trent'anni la "casa della Madonnina".
Sono stati ritrovati nei giorni successivi dai volontari della Protezione civile, abbandonati a terra in un prato non molto distante dal palazzo.
Una volta saputo del ritrovamento, oltre a ringraziare la Protezione civile il sindaco ha chiesto di poter essere presenta al momento della consegna.
La Madonnina e il crocefisso erano spariti una ventina di giorni fa per mano di ignoti che non avevano avuto rispetto per la piccola grotta situata nel cortile del palazzo, luogo diventato da più di trent'anni la "casa della Madonnina".
Sono stati ritrovati nei giorni successivi dai volontari della Protezione civile, abbandonati a terra in un prato non molto distante dal palazzo.
Una volta saputo del ritrovamento, oltre a ringraziare la Protezione civile il sindaco ha chiesto di poter essere presenta al momento della consegna.