Mariani: "La fusione della Camera di commercio è una realistica opportunità di crescita"
SEREGNO - Tiziano Mariani, imprenditore e capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", non nasconde la sua soddisfazione per la fusione tra la Camera di Commercio di Monza e Brianza e quella di Milano. E si augura che i politici siano in grado di seguirne l'esempio per creare una grande forza metropolitana di livello europeo
"Non si tratta di un passo indietro, ma di una nuova e realistica opportunità di crescita e sviluppo per la Brianza che con Milano avrà modo di restare agganciata a una locomotiva diretta verso l'internazionalizzazione". Così Tiziano Mariani, imprenditore ed editore, nonché capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", commenta la fusione della Camera di Commercio di Monza e Brianza con quella di Milano. Per lui, insomma, una scelta decisamente positiva dopo la separazione avvenuta nove anni fa.
"Allora - spiega Mariani - la logica della nascita della Cciaa di Monza e Brianza era pienamente legittima e si legava alla nascita della Provincia di Monza e Brianza. Oggi, con la riforma e la soppressione delle Province e la creazione della Città Metropolitana e di non meglio definite aree vaste, tutto è mutato e occorreva fare delle scelte ponderate".
Per lui non si tratta di una perdita di autonomia: "La fusione ha un solo significato. Ovvero il prendere atto che la Brianza economica, agganciata a Milano, crea una forza capace di competere a livello europeo e internazionale. Le Camere di Commercio di Milano e di Monza e Brianza lo hanno compreso e hanno opportunamente scelto di riunirsi per il bene del sistema imprenditoriale, economico e del lavoro".
Dopo la scelta compiuta dal sistema camerale, Mariani si augura ora che anche politici e istituzioni siano in grado di compiere lo stesso percorso: "Chi ci governa deve comprendere questa occasione e seguire l'esempio tracciato dalle Camere di Commercio, riconoscendo come non solo le attività produttive e l'economia in generale, ma anche la società di Monza e Brianza, graviti più su Milano che non su Lecco, Como o addirittura Varese. In nome di una non meglio precisata autonomia territoriale, o di poltrone, non affossiamo il potenziale valore aggiunto che la Brianza potrebbe dare a Milano in un disegno di Città Metropolitana allargata sulla falsariga delle grandi città metropolitane europee come Parigi e Londra".
Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui