Mariani: "La gestione dei senzatetto nell'emergenza freddo è una vergogna per la città"

SEREGNO - Si sarebbe aspettato un'attenzione maggiore da parte dell'amministrazione comunale nella gestione dell'emergenza freddo che ha colpito in particolar modo i senzatetto. Tiziano Mariani, capogruppo di "Noi x Seregno", ha inviato una lettera in redazione

Sdegnato per la gestione dei senzatetto nell'emergenza freddo. Tiziano Mariani, capogruppo di "Noi x Seregno", ritiene che come amministrazione comunale era doveroso dedicare una maggiore attenzione al problema e alle persone in difficoltà.

Il suo disappunto è contenuto in una lettera che ha diffuso alla stampa e che pubblichiamo qui di seguito senza apportare alcun taglio:


E' con particolare delusione mista a profondo sdegno che apprendo dell'impossibilità manifestata dall'Amministrazione Comunale di far fronte all'emergenza freddo per i senzatetto della città con la prospettata soluzione di ospitare gli indigenti nella palazzina del parco 25 aprile (angolo via Stefano - via Lamarmora). 

Tale soluzione non sarebbe praticabile in quanto una relazione dei tecnici dell'Ufficio Patrimonio la ritiene di fatto inagibile sotto diversi aspetti e bisognosa di interventi che richiedono tempo e denaro.

La nostra città non sarebbe in grado di presentare altre strutture pubbliche disponibili, ed il Sindaco avrebbe preso l'impegno di scrivere alle Ferrovie dello Stato per chiedere la riapertura della Stazione, di cui egli stesso aveva chiesto ed ottenuto la chiusura mesi addietro, fino al termine dell'inverno.

Quando viene compiuta una scelta politica, critica o plauso vengono attribuiti a coloro che la assumono, se hanno il coraggio di prendersene la responsabilità. 

Quando invece, come sta accadendo per questo spinoso argomento, ci si nasconde meschinamente dietro la presunta mancanza di strutture adeguate all'accoglienza, si responsabilizza l'intera città e i suoi cittadini.

La miserabile conclusione della vicenda, infatti, pone Seregno tutta, non meramente i suoi Amministratori, all'attenzione del mondo come una fiorente città di 50mila abitanti, a storica vocazione commerciale, con redditi medio-alti, incapace di rispondere a una emergenza temporanea (il freddo) verso poche decine di persone, italiane o straniere che siano.

La tradizione solidale di una città e di tanti cittadini che storicamente si sono sempre spesi in mille modi verso i meno fortunati, oggi trova la sua fine collettiva.

A livello personale ciascuno di noi, senza bisogno alcuno di pubblicità come giusto che sia, mette in pratica ciò che meglio ritiene di fare per gli altri. Chi tanto, chi poco, chi nulla. Ognuno gode della libertà di scegliere come agire secondo coscienza.

Quando però è una intera comunità ad essere interpellata, attraverso appelli e disponibilità sussidiarie ad agire con tanti gruppi, associazioni e volontari disponibili, è il senso comune e l'intera città a risponderne, accollandosene la completa responsabilità.

Il risultato che abbiamo sotto gli occhi oggi è quello della umiliazione di Seregno, non dei poveri senzatetto che dovranno rimanere al freddo e sperare nella clemenza del tempo e che, proprio attraverso questo diniego all'aiuto, assumono la dignità più alta in seno alla nostra comunità.

Arriverà il momento, presto o tardi, in cui ciascuno di noi dovrà rispondere delle proprie azioni di fronte alla giustizia, sia essa terrena o divina.

Per oggi, rassegnamoci ad essere tutti accomunati sotto la voce vergogna.

TIZIANO MARIANI
Capogruppo Noi per Seregno


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui