Nasce in Brianza l’idea della Clinica Osteopatica gratuita

SEREGNO - I benefici dell'osteopatia sono innumerevoli, purtroppo i trattamenti sono a pagamento. Il dottor Luca Bonadonna, direttore generale della Fisiomedic Academy, scuola di formazione osteopatica rinomata in Italia, vuole offrire la possibilità alle fasce più deboli

L’idea è innovativa: garantire trattamenti osteopatici a costi zero a coloro che non possono permetterselo. Parte dalla Brianza il progetto della clinica osteopatica gratuita che garantisce alle fasce più deboli  l’accesso a  questa forma di medicina alternativa e complementare a quella tradizionale, ma che ad oggi non viene erogata dal Sistema sanitario nazionale.

Per chi lo ha provato sa, soprattutto per determinate problematiche, che l’osteopata è un autentico toccasana che riesce con la manipolazione a migliorare disturbi a livello del sistema scheletrico, muscolare, viscerale, oltre agli utilizzi dell’osteopatia anche in campo pediatrico.

Il tutto senza l’utilizzo delle medicine. Unica pecca è che ad oggi in Italia i trattamenti sono esclusivamente a pagamento.

Da qui l’idea di renderli accessibili a chi non può per esempio pensionati, disoccupati, famiglie monoreddito. Il tutto attraverso il sostegno della Regione, della Provincia e dei Comuni e di tutti gli imprenditori che vogliono offrire questa possibilità ai propri dipendenti con particolari problemi fisici e che non possono permettersi di sdraiarsi sul lettino dell’osteopata.

L’idea di questa forma di osteopatia popolare parte da Seregno, dal dottor Luca Bonadonna, direttore generale della Fisiomedic Academy, scuola di formazione osteopatica che richiama studenti da tutta Italia.

“Accanto all’attività prettamente formativa vorremmo sviluppare anche quella clinica – spiega – garantendo trattamenti osteopatici completamente gratuiti a coloro che non possono permetterselo, segnalati per esempio dai Servizi sociali  dei Comuni”.

I pazienti non finirebbero comunque sotto le mani, nel senso letterario del termine, di giovani alle prime armi. “Ad affiancare i nostri studenti ci saranno osteopati professionisti – precisa – Con un duplice beneficio: da un lato gli alunni hanno modo di fare pratica sotto la supervisione degli insegnanti, dall’altro coloro che non possono permetterselo possono comunque accedere a questi trattamenti”.

Un progetto pilota che Bonadonna lancia alle istituzioni perché si facciano promotori e sostenitori di questa iniziativa.

“Gli effetti positivi dell’osteopatia ormai sono riconosciuti a livello internazionale anche dall’Organizzazione mondiale della sanità – conclude – In Italia, purtroppo, sono esclusivamente a pagamento e soprattutto a causa della crisi molte persone sono costrette a rinunciarvi. Per poi cercare di alleviare il dolore ricorrendo ai farmaci e quindi con una ricaduta economica sulla spesa sanitaria pubblica. Poter garantire un trattamento osteopatico anche alla mamma disoccupata che soffre di cervicale, o con problematiche post-parto, o all’anziano con problemi muscolari è senza dubbio una politica che ben si allinea con quella regionale del welfare”.

Barbara Apicella


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