'Ndrangheta, Mazza risponde a Ricchiuti: "Totale mancanza di onestà intellettuale"
SEREGNO - Un giorno di silenzio, poi il sindaco Edoardo Mazza non ha rinunciato a replicare alla senatrice desiana Lucrezia Ricchiuti che aveva chiesto al Ministro Angelino Alfano se esistono i presupporti per sciogliere il Consiglio comunale di Seregno. Per il primo cittadino la senatrice ha dimostrato la mancanza di onestà intellettuale.
Ha tollerato una prima richiesta di scioglimento del Consiglio comunale subito dopo la sua elezione nello scorso anno. Edoardo Mazza, sindaco di Seregno, a fronte della seconda richiesta di scioglimento avanzata dalla senatrice desiana Lucrezia Ricchiuti, stavolta non fa finta di nulla e replica arrabbiato: "La senatrice non ha perso occasione per dimostrare una totale mancanza di onestà intellettuale. E l'opposizione, ancora una volta, stravolge la realtà".
Ricchiuti, dopo la chiusura dei due bar del centro cittadino per contiguità con la 'ndrangheta, aveva chiesto al Ministro dell'Interno Angelino Alfano di fare tutte le verifiche necessarie, attraverso la Prefettura e una commissione apposita, per stabilire se esistono legami tra l'amministrazione comunale e la criminalità organizzata. E, in caso affermativo, procedere allo scioglimento del Consiglio comunale.
Ricchiuti, dopo la chiusura dei due bar del centro cittadino per contiguità con la 'ndrangheta, aveva chiesto al Ministro dell'Interno Angelino Alfano di fare tutte le verifiche necessarie, attraverso la Prefettura e una commissione apposita, per stabilire se esistono legami tra l'amministrazione comunale e la criminalità organizzata. E, in caso affermativo, procedere allo scioglimento del Consiglio comunale.
"Sulla vicenda dei bar la senatrice Ricchiuti – afferma Mazza – sta tentando, in maniera maldestra, di trasformare un caso di positiva collaborazione tra istituzioni, Magistratura, Prefettura, Carabinieri e amministrazione comunale, in una strumentalizzazione politica per mere finalità elettorali. La senatrice del Pd sa bene che la sua richiesta è priva di fondamento, ma, incurante dello sperpero di risorse pubbliche, prosegue irresponsabilmente la propria battaglia politica".
Il sindaco, però, replicando alla senatrice tira in ballo tutto il Partito Democratico: "Siamo stanchi delle chiacchiere di certi suoi esponenti. Noi la mafia la combattiamo sul campo. Nel 2009 con Star Wars, la prima operazione contro la ‘ndrangheta in Brianza, l’amministrazione di centrodestra aveva preso un impegno preciso con i concittadini: essere presente come parte civile in ogni processo contro i boss. E così è stato. In quattro anni il Comune di Seregno si è costituito parte civile in sei processi contro clan della ‘ndrangheta nell’ambito delle operazioni Star Wars e Infinito. E la mafia è stata condannata a pagare. Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo fatto anche educazione alla legalità: abbiamo portato i magistrati del Tribunale di Monza a parlare di legalità a centinaia di studenti e abbiamo accompagnato gli studenti a conoscere le forze dell’ordine del nostro territorio. Noi siamo l’antimafia dei fatti. Gli altri si limitano alle parole".