"Per un'altra Seregno a sinistra": no alla riforma della sanità approvata dalla Regione

SEREGNO - Non è rappresentata in Consiglio comunale, ma non rinuncia a manifestare tutta la sua perplessità e la sua contrarietà riguardo alla riforma regionale della sanità: "Per un'altra Seregno a sinistra" ha diffuso un comunicato che contiene critiche e proposte.

La riforma del sistema sociosanitario approvata dalla Regione Lombardia sta facendo discutere. Da più parti si sollevano voci contrarie o, comunque, motivi di preoccupazione per scelte di nuova suddivisione e di accorpamenti del territorio brianzolo.

"Per un'altra Seregno a sinistra" ci ha inviato uno scritto in cui solleva tutte le sue perplessità e avanza alcune proposte per risolvere la questione nel modo migliore e nell'interesse dei cittadini:


"Per un'altra Seregno a Sinistra"  fa proprie le considerazioni e le proposte elaborate da "Sinistra e Ambiente di Meda",  proposte portate anche all’attenzione del Consiglio Comunale di Meda con una Mozione firmata da Sinistra e Ambiente e dalle liste civiche Meda per Tutti e Con Buraschi per Meda,  circa la riforma sanitaria della Regione Lombardia, approvata a maggioranza in Consiglio Regionale. 

Come conseguenza di  questa riforma regionale,  la rete degli ospedali della Brianza Ovest costituita dalle strutture di Desio – Seregno – Carate – Giussano verrà smembrata e riconfigurata accorpando Seregno, Giussano e Carate con l'ospedale di Vimercate mentre Desio finirà con l'ospedale S. Gerardo di Monza.

Il tutto per creare due ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali), quella di Monza e quella di Vimercate che insieme all'ASST di Lecco costituirebbero le tre ATS (Aziende Tutela Salute) della Brianza.  

Questa scelta politica attuata dalla maggioranza che governa Regione Lombardia influirà pesantemente e, a nostro avviso, negativamente sulle persone mentre l'ospedale di Desio correrà il serio rischio di perdere i servizi clinici che è in grado di erogare a favore di Monza.

Gli abitanti dei Comuni gravitanti attorno alle strutture di Seregno, Carate e Giussano rischiano invece di finire a Vimercate qualora necessitino di cure specialistiche o ricoveri legati a malattie riguardanti cuore, cervello e reni e questo perché né a Giussano né a Carate esistono "stroke unit" per la cura dell’ictus, la nefrologia con la dialisi e una vera urologia.

Ma l'ospedale di Vimercate dista parecchio, ha collegamenti con mezzi pubblici inesistenti  ed è quindi problematico da raggiungere. Se proprio si riteneva necessario giocare al Lego con gli ospedali, smembrando e accorpando, sarebbe stato opportuno almeno seguire i tracciati di viabilità (a meno che non si volesse introdurre una giustificazione all'operazione  Pedemontana ...).

A nostro avviso è quindi opportuno che la configurazione e il numero delle ATS finora previste per la Brianza e delle subordinate ASST vengano riviste onde evitare che Desio ma anche in parte Vimercate non divengano satelliti del San Gerardo con il rischio di un declassamento a ospedali minori cui vengono assegnate minori risorse e la conseguente e inevitabile offerta sanitaria meno qualificata rispetto ad oggi. 

Quello a cui devono puntare le Istituzioni - dalla Regione al Governo Nazionale è cercare per tutte le strutture sanitarie una migliore qualità, un ampliamento dei servizi offerti uniti a una migliore efficienza cercando di eliminare gli sprechi.

Purtroppo la Sanità nel nostro Paese, Lombardia compresa, è spesso terreno di rendita per personaggi a volte non all'altezza ma nominati nei vertici direzionali solo per rispettare logiche di lottizzazione e spartizione nonché equilibri politici.

Così gli sprechi e le inefficienze dovuti a mala gestione aumentano e sono pagate direttamente e pesantemente dai cittadini. 

Purtroppo, per recuperare sui cosiddetti "sprechi" si preferisce sempre la soluzione più semplice e meno faticosa, scegliendo, come sta facendo il governo Renzi con il Ministro Lorenzin, la strada dei tagli che ora colpiscono la diagnostica preventiva, limitando arbitrariamente e con scarsa cognizione di causa esami e controlli utili per la prevenzione. Siamo dunque d'accordo con le prese di posizione tramite mozioni o altro che sono state presentate alla Regione Lombardia dai comuni della nostra zona.  In particolare facciamo nostre, pur non essendo presenti in Consiglio Comunale a Seregno, le seguenti considerazioni e proposte:

Considerazioni
- una riorganizzazione deve  servire  a migliorare continuamente la qualità dei servizi sociosanitari offerti congiuntamente all’efficienza ed efficacia della gestione;
- l’integrazione dei servizi sociosanitari non possa prescindere dalla vicinanza territoriale in modo che siano forniti servizi preferibilmente prossimi ai cittadini e in aree già naturalmente e strutturalmente interconnesse;
- il contributo degli enti e delle amministrazioni locali è determinante nel processo decisionale, anche per verificare le buone pratiche consolidate e le facilità o difficoltà di accesso alle strutture così da evitare inutili forzature;
- debba essere salvaguardata la continuità di cura per i servizi sociosanitari e le patologie croniche evitando inutili spostamenti e interruzioni di assistenza sanitaria, spostando il carico della riorganizzazione sulle famiglie e sui servizi sociali comunali;
- le sinergie ed efficienze maturate tra le strutture ospedaliere del territorio negli ultimi anni e decenni non vengano disperse a discapito della qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini;
- l'ospedale di Desio, da molti anni, è una struttura portante della disciolta Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate e nel tempo si sono sviluppate importanti sinergie cliniche fra questo ospedale e quelli di Carate Brianza, Giussano e Seregno, tese a migliorare la gestione dei pazienti sia ottimizzando le cure sia ottimizzando le risorse; 
- il territorio della Brianza Ovest, che comprende le strutture di Desio, Carate, Giussano e Seregno è naturalmente e storicamente interconnesso, mentre l’ospedale di Vimercate è logisticamente distaccato;
- non esistono collegamenti orizzontali costituiti da mezzi pubblici con l'ospedale di Vimercate, mentre esistono ed in prospettiva saranno rafforzati con la Metrotranvia quelli verticali; 
- si prevedono disagi dei dipendenti di Seregno, Carate, Giussano, quando avranno bisogno di un qualche ufficio, documento, ecc.;
- l'operazione rappresenta il contrario del tanto conclamato 'taglio agli sprechi' (perché andrà a generare caos), e che, oltre a ribaltare i principi di economicità-efficacia-efficienza non ha nulla di 'razionale' (visto che spesso la parola 'razionalizzazione' è amata dalla politica ma solo quando vuol dire 'tagli'). 
- l’attuale e prevista suddivisione e configurazione degli ATS e degli ASST definita da Regione Lombardia presenta potenziali criticità per il territorio brianzolo; 

Proposte
1. siamo disponibili a partecipare ai  Comitati locali (o a partecipare alla loro costituirne dove non ci sono) per far conoscere la situazione e mobilitare le persone sia a Seregno che  nelle altre città interessate;
2. riteniamo necessario promuovere il confronto con gli operatori del settore e i Comitati locali, per la condivisione di una proposta alternativa sostenuta dalla più ampia aggregazione di forze possibili, perché l’organizzazione del sistema sociosanitario richiede la massima condivisione possibile, essendo un patrimonio della comunità; 
3. riteniamo che la proposta alternativa debba tenere conto del migliore equilibrio possibile tra l’offerta di servizi sociosanitari di elevato livello di qualità, efficienza, efficacia e l’inserimento ottimale nel territorio;
4. tale proposta dovrà essere portata nell’assemblea dei Sindaci di Monza e Brianza alla ricerca di una posizione unitaria da sottoporre al consiglio regionale.

Per un'altra Seregno a Sinistra