Reti Più: laboratori con 750 bambini per rendere visibile l'energia
SEREGNO - Reti Più inaugura un nuovo percorso di comunicazione per integrarsi e "spiegarsi" sempre più al territorio. Un raccontarsi che avrà come platea preferita i bambini, perché l'energia si può anche "vedere".
Il rinnovo di denominazione, logo e grafica è stato per RetiPiù solo il punto di partenza di un nuovo percorso di comunicazione con il territorio. Già da novembre è entrato nel vivo il progetto “RetiPiù Lab – L’arte di rendere visibile l’energia”, laboratori creativi dedicati ai bambini delle scuole materne situate in comuni pilota che hanno aderito alla sperimentazione di quest’anno. Più di cinquanta laboratori itineranti nelle materne di Lissone, Seregno e Desio coinvolgeranno da novembre a maggio oltre 750 bimbi in una meravigliosa scoperta dell’energia: quella basata sulla creatività, sull’arte e sull’immaginazione di ciascuno dei piccoli coinvolti.
RetiPiù ha chiesto a Munlab, società esperta nello sviluppo di progetti liberamente ispirati al pensiero di Bruno Munari, di ideare laboratori in grado di rendere visibile l’ energia, un concetto di per sé invisibile: nessuno sa ancora che cosa sia l’energia, compresi gli scienziati, ma già i bambini piccoli si costruiscono un’idea di questo principio vitale della realtà.
I laboratori specificamente ideati per RetiPiù stimolano il pensiero creativo attraverso un processo di conoscenza e consapevolezza, per far emergere il concetto di energia che di per sé è invisibile, immateriale e non tangibile, trasformandolo in forme concrete.
Una volta che l’energia, come quella del gas, è catturata, bisogna trasportarla lungo reti che la fanno arrivare fino a casa: il laboratorio polisensoriale esplora il concetto di rete ed utilizza su ogni tipo di filo di nailon, seta, cotone, lana grossa, canapa, canapa sfilacciata, plastica morbida a strisce, tanti tipi di fili tante tipologie, corde, stringhe, fili dei pescatori, fili per pacchetti per costruire tutti le reti della loro immaginazione.
Allo stesso modo, si affronta il tema dell’elemento naturale del sole, fonte di energia primaria del nostro pianeta, e si sperimenta la regola della simmetria per disegnare il sole in tanti modi diversi e con tecniche diverse: collage con carte colorate, acquarelli, pastelli, pennarelli, materiali naturali fino a inventare le facce dei fotoni, la più piccola particella di energia della radiazione elettromagnetica. Oppure si lavora sulle onde, principio di trasmissione e trasformazione dell’energia. Con RetiPiù Lab divertimento, creatività e sviluppo della progettualità presenti in ogni piccolo allievo sono assicurati.
“I laboratori RetiPiù Lab per le scuole materne – spiegano i responsabili dell’azienda - sono uno dei tanti progetti dedicati al territorio di appartenenza. La connotazione territoriale che contraddistingue l’azienda ha nel segno Più e nel simbolo delle reti che contraddistingue il logo la rappresentazione grafica di un valore che ci ha seguito in tutta la nostra storia: distribuiamo energia, nel territorio a cui apparteniamo, e le reti sono il nostro contatto con la Brianza. I nostri uomini e mezzi percorrono ogni giorno il territorio, assicurando una presenza continua, professionale e attenta alle esigenze delle comunità e amministrazioni locali”.
RetiPiù ha chiesto a Munlab, società esperta nello sviluppo di progetti liberamente ispirati al pensiero di Bruno Munari, di ideare laboratori in grado di rendere visibile l’ energia, un concetto di per sé invisibile: nessuno sa ancora che cosa sia l’energia, compresi gli scienziati, ma già i bambini piccoli si costruiscono un’idea di questo principio vitale della realtà.
I laboratori specificamente ideati per RetiPiù stimolano il pensiero creativo attraverso un processo di conoscenza e consapevolezza, per far emergere il concetto di energia che di per sé è invisibile, immateriale e non tangibile, trasformandolo in forme concrete.
Una volta che l’energia, come quella del gas, è catturata, bisogna trasportarla lungo reti che la fanno arrivare fino a casa: il laboratorio polisensoriale esplora il concetto di rete ed utilizza su ogni tipo di filo di nailon, seta, cotone, lana grossa, canapa, canapa sfilacciata, plastica morbida a strisce, tanti tipi di fili tante tipologie, corde, stringhe, fili dei pescatori, fili per pacchetti per costruire tutti le reti della loro immaginazione.
Allo stesso modo, si affronta il tema dell’elemento naturale del sole, fonte di energia primaria del nostro pianeta, e si sperimenta la regola della simmetria per disegnare il sole in tanti modi diversi e con tecniche diverse: collage con carte colorate, acquarelli, pastelli, pennarelli, materiali naturali fino a inventare le facce dei fotoni, la più piccola particella di energia della radiazione elettromagnetica. Oppure si lavora sulle onde, principio di trasmissione e trasformazione dell’energia. Con RetiPiù Lab divertimento, creatività e sviluppo della progettualità presenti in ogni piccolo allievo sono assicurati.
“I laboratori RetiPiù Lab per le scuole materne – spiegano i responsabili dell’azienda - sono uno dei tanti progetti dedicati al territorio di appartenenza. La connotazione territoriale che contraddistingue l’azienda ha nel segno Più e nel simbolo delle reti che contraddistingue il logo la rappresentazione grafica di un valore che ci ha seguito in tutta la nostra storia: distribuiamo energia, nel territorio a cui apparteniamo, e le reti sono il nostro contatto con la Brianza. I nostri uomini e mezzi percorrono ogni giorno il territorio, assicurando una presenza continua, professionale e attenta alle esigenze delle comunità e amministrazioni locali”.