"Rolling Vietnam": 2 mila chilometri nel paese asiatico in sedia a rotelle
SEREGNO - Duemila chilometri in Vietnam in treno e in autobus. Non proprio un viaggio rilassante, ma non ditelo a Federico Villa: affetto dall'atassia di Friederich, seduto sulla sedia a rotelle, ha fatto questa esperienza e, domani, la condividerà con tutti attraverso una mostra in piazza Concordia.
“Rolling Vietnam”: quasi due mila chilometri in tre settimane, attraversando il Paese asiatico in treno e autobus da sud a nord. L’obiettivo? Promuovere un’idea di disabilità che vada oltre gli stereotipi. Il protagonista di questa avventura è Federico Villa, trentenne seregnese e il suo viaggio sarà raccontato domani, sabato 21, in una mostra fotografica allestita dalle 9 alle 18 in piazza Concordia: una ventina di pannelli in forex e più di 150 foto per una temporary exhibition di un solo giorno.
Federico è affetto dall’atassia di Friedreich, una malattia neuro-degenerativa che comporta la progressiva perdita di coordinazione nei movimenti e che lo ha messo su una sedia a rotelle da quando aveva 20 anni. Atleta paralimpico di handbike, nel 2013 ha attraversato Cuba, dall’Havana a Santiago de Cuba, da solo. Un viaggio nato per promuovere un’idea della disabilità oltre gli stereotipi e per condividere le risorse tecnologiche che permettono ad una persona in sedia a rotelle di muoversi in autonomia.
“Federico è un tipo tosto - dichiara il sindaco Edoardo Mazza -. Il messaggio del suo viaggio è chiaro: bisogna crederci. Sempre. Un messaggio diretto ai disabili, ma non solo. Il coraggio di Federico è un esempio per tutti noi, nella nostra vita privata e pubblica”.
“Rolling Vietnam”, da Ho Chi Minh City ad Hanoi nel novembre dello scorso anno, è la continuazione del viaggio a Cuba. L'obiettivo questa volta è realizzare un “web-doc”, un documentario multimediale, finanziato tramite una campagna di crowdfunding e visibile sul sito www.rollingvietnam.org, e una mostra fotografica.
“Gli ostacoli della vita – afferma Giacinto Mariani, assessore alla Cultura e ai Grandi eventi - si superano grazie alla forza di volontà. Questo ci insegna Federico che, con la sua energia invita le persone nella sua stessa condizione a non nascondersi. A buttarsi nella vita. E lo fa senza retorica, ma raccontando la sua storia”.
La mostra racconta non solo il viaggio di Federico, in un Paese poco accessibile, ma anche gli strumenti e i trucchi che gli hanno permesso di affrontare una simile impresa.
“Intraprendo tutti i miei viaggi, che definisco scherzosamente 'rollings' - racconta Federico Villa - per parlare in modo differente dei temi sociali. E in ogni mio 'rolling' ho la conferma che, nonostante la mia patologia degenerativa, con la tecnologia giusta e mettendomi nella condizione di percepire in modo diverso i miei limiti, posso aggirare l'ostacolo e andare avanti. Questa idea mi sprona ad andare oltre o, almeno, a provarci”.
In Vietnam Federico ha incontrato diversi disabili e associazioni di disabili locali, che ha intervistato insieme alla compagna di viaggio, Daniela Sala, che lavora come giornalista.
La sorpresa è stata, a migliaia di chilometri di distanza e in un Paese completamente diverso, sentir raccontare dai disabili le stesse difficoltà che si trovano da noi e che hanno a che fare soprattutto con la mentalità e con l'atteggiamento delle persone.
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Il Vietnam è uno dei Paesi al mondo con il più alto tasso di disabili. Su circa 92 milioni di abitanti, i disabili secondo un censimento del governo vietnamita sono 7 milioni, ma sarebbero addirittura il doppio secondo una stima del 2010 dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il tasso di analfabetismo tra i disabili è circa cinque volte superiore rispetto alla media (il 23,8% contro il 4,4% ) e solo un disabile su due completa la scuola primaria. In un Paese che praticamente non conosce la disoccupazione (la media nazionale è del 2,3% e in calo), si stima che un disabile su tre sia senza lavoro.
Inoltre in Vietnam, i disabili hanno raccontato come, costretti ogni giorno ad arrangiarsi e a superare ostacoli anche per andare a scuola, abbiano sviluppato abilità ben al di sopra della media e raggiunto traguardi che loro stessi, forse, pensavano impossibili, diventando così un esempio per le proprie comunità.
“Sono incontri – racconta Villa - che spesso mi hanno sorpreso e a volte emozionato. E credo che le storie che queste persone ci hanno raccontato possano essere di ispirazione anche per chi vive in Italia, disabile o normodotato che sia”. Intanto lui prepara il prossimo “rolling”, l’Argentina.
La mostra “Rolling Vietnam” è promossa dai “Piccoli Diavoli 3Ruote” (www.piccolidiavoli3ruote.it), un’associazione sportiva di handbike fondata nel 2006 da Federico e da suo fratello Alessandro.