Prima ha abbandonato l'aula consiliare rifiutandosi di partecipare ai lavori, poi ha preso carta e penna per scrivere al Prefetto: per Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", la seduta di ieri, lunedì 30 novembre, è a tutti gli effetti illegittima.

"Il 27 novembre - spiega Mariani - è stata convocata la riunione dei Capigruppo per la convocazione del Consiglio comunale in seduta straordinaria, per approvare variazioni di bilancio e il Documento unico di programmazione. Immediatamente mi sono opposto alla convocazione del Consiglio comunale in seduta straordinaria poiché, trattandosi di argomenti inerenti il bilancio, in base al nostro Regolamento comunale doveva avere carattere di sessione ordinaria".

La differenza cambia di molto la situazione: "In seduta ordinaria - afferma Mariani - la convocazione va fatta con almeno cinque giorni di preavviso così come previsto dal Regolamento, mentre è stata fatta in sessione straordinaria con soli tre giorni di preavviso, tra i quali un sabato e una domenica, per lunedì 30 novembre".

In apertura di seduta il capogruppo di "Noi x Seregno" ha sottoposto ancora una volta la questione, evidenziando  un vizio di legittimità sostanziale. "Ritengo sia da censurare la notifica ai consiglieri fatta pervenire il venerdì per una seduta in programma il lunedì successivo:  è sempre opportuno, ma in questo caso opportunamente doveroso,  che la notifica avvenga con congruo anticipo rispetto alla data fissata e ciò non solo in riferimento al 4° comma dell’art. 125 Rd 148/1915, ma anche in ossequio al generale principio di correttezza dell’azione amministrativa, che è stata invece del tutto e palesemente disattesa".

Alla richiesta di Mariani di rinviare la seduta, il presidente del Consiglio Comunale, confortato dal parere del segretario comunale, ha risposto picche dando inizio ai lavori. In risposta, da parte di Mariani, la lettera al Prefetto (per conoscenza anche al Ministero degli Interni e alla Procura Generale della Corte dei Conti) perché intervengano nella questione per fare chiarezza ed eventualmente adottare gli atti che riterranno più opportuni.