Mondonico in città: per ricordare ai ragazzi che lo sport aiuta a vivere

LENTATE SUL SEVESO - Una giornata preziosa di sport, quella vissuta a Cimnago, nell'appuntamento legato allo sport integrato 5 + 3. Una giornata con un Emiliano Mondonico in panchina e in cattedra a raccontare il calcio come civiltà. Una bella giornata, insomma.

Perché il calcio non è solo un gioco ma un vero maestro di vita. Con questo messaggio Mister Emiliano Mondonico - ambasciatore Csi dello Sport in Oratorio - ha aperto la 3^ giornata del Campionato di Calcio a 5+3 integrato promosso dal Centro Sportivo Italiano e organizzata da Briantea84, domenica 29 novembre a Cimnago. Il “Mondo” - grande protagonista del calcio italiano - non è stato solo a guardare: si è messo al suo posto, in panchina. Il secondo match di giornata - quello tra Bresso4 e Rolafer Briantea84 - ha avuto il suo mister d’eccezione. Un’esperienza che ha lasciato il segno.

"È una maniera molto vera di vivere l'esperienza di allenatore - ha commentato Mondonico -, mi hanno stupito l'allegria, la concentrazione e la voglia di mettersi in discussione che poi è la via giusta per ogni atleta e ogni ragazzo. Bisogna preoccuparsi, invece, di chi pensa di aver capito tutto e di chi in discussione non si mette mai. Questo è possibile anche grazie alle società e ai dirigenti come quelli che ho conosciuto stamattina. Questo tipo di attività ci fa capire tante cose. È stata una mattinata piena di argomenti, di punti interrogativi e di persone che credono tanto in quello che fanno. La vita e lo sport sono strettamente collegati. Tutte le mattine ti devi alzare e combattere per quello in cui credi".

A dare il benvenuto a Mondonico, è stato Oreste Romanò di Rolafer, sponsor ufficiale della Briantea84 Calcio, da anni attivo sostenitore dell’attività promossa dal sodalizio del Presidente Alfredo Marson.

“Mi piace l’entusiasmo che questa mattina si è respirato a Cimnago - ha dichiarato Alfredo Marson -, lo sport paralimpico merita tutto questo. Ringrazio Emiliano Mondonico per la sua generosa disponibilità: si è messo in gioco senza riserve e ha lanciato ai ragazzi un messaggio importante: mettersi in discussione, sempre. Migliorarsi, mai sentirsi arrivati, amare e vivere lo sport al 100%. Perché con lo sport si impara a vivere. La disabilità non è un alibi: passione, sacrificio, emozioni sono le stesse per tutti. L’impostazione che Giorgio Pagani e il suo staff hanno saputo dare al settore calcio sono la prova evidente di questo modo vivere e pensare la disabilità: non limite ma opportunità. Alzare l’asticella del possibile, senza nascondersi dietro quella che è solo una condizione di vita. Ognuno ha le sue potenzialità, io ne sono convinto”.

Messaggio pienamente condiviso da Gianni Sandrè, il “Mister Mille Panchine” opinionista tv, altro ospite d’eccezione di questa giornata di Campionato Csi e alla sua prima volta alle prese con il mondo dello sport paralimpico.

“Il calcio è uguale per tutti – ha commentato Sandrè -, la palla deve entrare nella porta dell’avversario e tu non devi prendere gol. Per il resto non cambia niente, le porte sono sempre due. Servono solo impegno, dedizione e voglia di vincere. Poi si può essere più o meno bravi, ma la discriminante non è certo la disabilità. Ho visto un bel gioco oggi, buona velocità di pensiero e tecnicismi che spesso non si vedono nemmeno in serie A”.

Il campionato di Calcio a 5+3 integrato
La formula del 5+3 (5 atleti normodotati e 3 atleti con disabilità), crea un equilibrio numerico che permette a tutti i giocatori di avere un ruolo attivo nel corso della partita, permettendo a ciascun atleta di esprimersi in base alle proprie capacità calcistiche.
 
Domenica 29 Novembre: i risultati
Cascina Biblioteca ASO-Ticino Cuggiono 3-1
Bresso4_Rolafer Briantea84 2-1