Bocciati alle scuole medie per spaccio di droga
GIUSSANO - Il Consiglio d'Istituto ha deciso: i due ragazzini che si sono scambiati una dose di marijuana durante l'ora di lezione, sono sospesi dalle lezioni e non saranno ammessi agli esami di terza media. Ma il sindaco è pronto a dare battaglia.
Sospesi dalle lezioni, ma anche esclusi dall'esame di terza media. Così ha deciso il Consiglio d'istituto, al termine di un confronto che dev'essere stato tutt'altro che semplice, nei confronti dei due alunni protagonisti della cessione di una dose di droga durante la lezione. Bocciati, insomma, la sentenza finale.
I due, vicini di banco, avevano provato a passarsi una dose di droga. Lui che la mette tra le pagine del diario che consegna nelle mani della compagna. Scoperti dai compagni che informano subito il professore. Il quale interviene con decisione facendo arrivare sul posto anche i Carabinieri della stazione cittadina.
I due erano stati perquisiti sul posto, poi accompagnati in caserma con la convocazione delle rispettive famiglie. Lì la ragazza aveva confermato l'accaduto spiegando che aveva acquistato una dose di marijuana. Per lei era scattata la segnalazione alla Prefettura quale assuntrice, per lui invece si trattava di spaccio.
Del loro caso, oltre ai Carabinieri, si è occupato anche il Consiglio d'istituto decidendo, dopo una difficile discussione, di sospenderli dalle lezioni e di non ammetterli all'esame finale di terza media.
Una decisione che ha scatenato il disappunto del sindaco Matteo Riva, che la ritiene dovuta solo al timore degli altri genitori ma molto penalizzante e pericolosa nei confronti dei due ragazzini, che rischiano di sentirsi "bollati" come persone sbagliate. Il primo cittadino, ricordando che la scuola dev'essere il luogo dell'inclusione, ha annunciato che presenterà di due ragazzi agli esami di terza media come privatisti.
I due, vicini di banco, avevano provato a passarsi una dose di droga. Lui che la mette tra le pagine del diario che consegna nelle mani della compagna. Scoperti dai compagni che informano subito il professore. Il quale interviene con decisione facendo arrivare sul posto anche i Carabinieri della stazione cittadina.
I due erano stati perquisiti sul posto, poi accompagnati in caserma con la convocazione delle rispettive famiglie. Lì la ragazza aveva confermato l'accaduto spiegando che aveva acquistato una dose di marijuana. Per lei era scattata la segnalazione alla Prefettura quale assuntrice, per lui invece si trattava di spaccio.
Del loro caso, oltre ai Carabinieri, si è occupato anche il Consiglio d'istituto decidendo, dopo una difficile discussione, di sospenderli dalle lezioni e di non ammetterli all'esame finale di terza media.
Una decisione che ha scatenato il disappunto del sindaco Matteo Riva, che la ritiene dovuta solo al timore degli altri genitori ma molto penalizzante e pericolosa nei confronti dei due ragazzini, che rischiano di sentirsi "bollati" come persone sbagliate. Il primo cittadino, ricordando che la scuola dev'essere il luogo dell'inclusione, ha annunciato che presenterà di due ragazzi agli esami di terza media come privatisti.