Droga alle medie, Corigliano: "Giusta le decisione del Consiglio d'Istituto, ora incontri formativi nelle scuole"

GIUSSANO - L'episodio della droga nella scuola media "Salvo D'Acquisto" continua a far discutere. Adriano Corigliano (Forza Italia), approva la decisione del Consiglio d'Istituto e si è attivato affinché nelle scuole possano entrare realtà qualificate per spiegare ai giovani il confine tra legalità e illegalità.

“Sono preoccupato, stupito e amareggiato". All'indomani della polemica sulla sospensione dalla scuola dei due alunni della secondaria di primo grado "Salvo D'Acquisto", con esclusione dall'esame finale, anche Adriano Corigliano (Forza Italia), fa sentire la sua voce.
 
"Sono preoccupato - commenta il consigliere comunale di minoranza - dal fatto che ragazzi di 14/15 anni facciano uso di stupefacenti e lo sono ancora di più per la disinvoltura ed incoscienza con cui, ad un età così giovane, si possa commettere un reato nel luogo preposto all’educazione della futura società. Preoccupato per il futuro del ragazzo e della ragazza coinvolti in questo avvenimento, pur comprendendo il retroterra famigliare, da uomo sono preoccupato della cultura dell’illegalità, a volte dilagante, tra i nostri giovani. Sono molto stupito e amareggiato per la reazione del sindaco, lo dico da consigliere comunale, ma soprattutto da cittadino, perché non posso accettare che chi rappresenta la prima linea dello Stato, quindi noi tutti giussanesi, liquidi il fatto con una semplice reprimenda e non sia d’accordo con la decisione presa dal consiglio d’istituto e dal preside".

Corigliano condivide pienamente la decisione degli organi scolastici. "Mi sono anche chiesto come contribuire a far capire ai ragazzi della "Salvo D'Acquisto la differenza tra illegalità e legalità, ma soprattutto le conseguenze dovute a comportamenti errati, che forse a quell’età non sono ancora chiare. Mi sono attivato presso il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria regionale per avere la loro disponibilità per organizzare un incontro presso la scuola con il gruppo dell’Associazione Onlus la Trasgressione, che da anni collabora con le scuole milanesi portando all’interno detenuti che, raccontando la propria testimonianza di vita, spiegano ai giovani dove li ha condotti una vita illegale affinché loro non commettano lo stesso errore. Sono queste, a mio modo di vedere, le iniziative che tutte le istituzioni devono mettere in campo, il futuro dei nostri giovani passa anche attraverso l’insegnamento di quello che è bene e male, legale e illegale e nocivo per la loro salute e il loro futuro".

Sulla vicenda è intervenuti anche Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia e coordinatore provinciale di Forza Italia: "Quando succedono avvenimenti come questi non posso non pensare ai miei figli e mi interrogo se sto facendo tutto quello che posso per fargli capire la differenza tra bene e male. I giovani in età adolescenziale sono spesso facile preda di persone più grandi di loro che gli danno il cattivo esempio. È in questi momenti che, come amministratori, dobbiamo fare la nostra parte, lavorando e appoggiando le istituzioni scolastiche che quotidianamente insegnano ai nostri figli. Se da un lato la “punizione” deve essere certa, dall'altro lato è necessaria un'azione educativa alla legalità. Concordo in pieno con la proposta del consigliere Corigliano e mi adopero come vice Governatore Regionale affinché, non solo si possa fare l'incontro con l'Associazione Gruppo della Trasgressione presso la scuola di Giussano ,ma che questa iniziativa possa essere estesa ad altre scuole brianzole e lombarde. Se prevenire è meglio che curare questa è la strada giusta. Investire sui giovani è sempre la scelta giusta per la società, aiutarli a capire cosa è giusto e sbagliato, legale o illegale è la scelta giusta per formali come uomini".