Buone notizie per Cascina Torre: arriva finalmente la fognatura
GIUSSANO - Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato sul territorio provinciale, ha annunciato l'inizio dei lavori a settembre per l'estensione della rete fognaria nel territorio cittadino fino a Cascina Torre. La durata dei lavori durerà due mesi, la spesa prevista è di 124 mila euro
L'estate porta una novità: a Cascina Torre, esattamente la via Gran Paradiso nel territorio di Giussano, arriva finalmente la fognatura. La porta Brianzacque che ha già messo in agenda i lavori per il mese di settembre, con una previsione di spesa di 124 mila euro.
Con l'estensione della rete fognaria, da Cascina Torre a Cascina Capra, non ci sarà più la dispersione dei reflui nel suolo, bensì il trasporto delle acque nere fino al depuratore di Monza grazie alla posa di circa 120 metri di nuove tubazioni in ghisa sferoidale che offrono un'elevata garanzia in termina di tenuta.
Con l'estensione della rete fognaria, da Cascina Torre a Cascina Capra, non ci sarà più la dispersione dei reflui nel suolo, bensì il trasporto delle acque nere fino al depuratore di Monza grazie alla posa di circa 120 metri di nuove tubazioni in ghisa sferoidale che offrono un'elevata garanzia in termina di tenuta.
“Il costo di questo intervento - afferma Enrico Boerci, presidente di Brianzacque - che va a risolvere una criticità ambientale in un contesto inserito nel Parco Valle Lambro, sarà sostenuto con gli introiti della tariffa del servizio idrico integrato. Ancora una volta, Brianzacque reinveste le risorse consegnate all’azienda sotto forma di bolletta a beneficio del territorio effettuando opere che, oltre a migliorare il servizio e l’ecosistema, si traducono in nuovi servizi e opportunità per i cittadini”.
La durata stimata dell'intervento è di circa due mesi. Una curiosità: lavori di scavo saranno effettuati alla presenza di un archeologo. Questo perché l'area, situata all'interno del Parco valle del Lambro, risulta classificata dalla Soprintendenza come zona a rischio di rinvenimenti di interesse archeologico. Superata questa fase, poi, tutto procederà regolarmente.
La durata stimata dell'intervento è di circa due mesi. Una curiosità: lavori di scavo saranno effettuati alla presenza di un archeologo. Questo perché l'area, situata all'interno del Parco valle del Lambro, risulta classificata dalla Soprintendenza come zona a rischio di rinvenimenti di interesse archeologico. Superata questa fase, poi, tutto procederà regolarmente.
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