Stagno: "Ai consiglieri comunali vietata l'attività di controllo sulla mensa scolastica"

GIUSSANO - Luigi Stagno, capogruppo del Movimento 5 Stelle, punta il dito contro la maggioranza sulla questione della mensa scolastica. Sottolineando che, oltre a vietare la possibilità agli alunni di portare il pasto da casa, non si vuole concedere ai consiglieri la possibilità di controllare la qualità del servizio

"La maggioranza mi sembra un po' confusa. L'importante qui a Giussano, a quanto pare, è andare contro sempre e comunque alle nostre proposte. Noi, però, non ci arrendiamo. Saremo sempre un'opposizione costruttiva che controlla e che denuncia". Sono le affermazioni di Luigi Stagno, capogruppo del Movimento 5 Stelle, deluso da come è stata affrontata la questione della mensa scolastica nell'ultima seduta di Consiglio comunale.

"Noi - spiega il consigliere pentastellato - abbiamo presentato la mozione per permettere alle famiglie di scegliere tra la mensa scolastica e il pasto portato da casa. Una nostra proposta supportata anche dal sondaggio online a cui hanno partecipato molti genitori. La mozione è stata respinta dal Partito Democratico. La maggioranza non vuole riconoscere alle persone la possibilità di portarsi il pasto".

Una scelta che lascia Stagno un po' perplesso: "Le motivazioni date sono diverse: dal fatto che si creerebbe un doppione della commissione mensma anche il fatto che questa non abbia mai sottoposto questa esigenza. O, ancora, dicendo che il progetto non è fattibile da alcuni punti di vista, ma non è vero visto che altrove viene attuato, e concludendo che a Giussano comunque non ha senso. Pazienza. Come maggioranza hanno tutto il diritto di esprimere il loro pensiero e di alzare la mano, anche se rimaniamo increduli".

A dare fastidio al consigliere del Movimento 5 Stelle, però, è stato il no ai controlli a sorpresa in mensa per verificare la qualità del cibo: "Anche qui abbiamo trovato la maggioranza contraria, anche se non si sa bene poi per quale motivo. Però fa pensare che una rappresentante di maggioranza abbia affermato che i consiglieri non sono persone competenti e che non hanno la formazione necessaria per giudicare la qualità del cibo. Non sono d'accordo, perché credo di riuscire a capire se il sugo di una pasta è acido o annacquato, ma rispetto il suo punto di vista. Ma un'altra esponente del Pd, però, è intervenuta sostenendo che dobbiamo fidarci della qualità del cibo perché lei, facendo l'insegnante a Giussano, tre volte alla settimana mangia in mensa. Mi chiedo perché io come consigliere non sono una persona con adeguata formazione alimentare, mentre lei la avrebbe anche se di mestiere fa l'insegnante. Forse la questione è più semplice: nel Pd non si parlano e non si chiariscono. E le nostre proposte sono da bocciare a tutti i costi".


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