Al PalaSomaschini una mattinata per chi ha "Lo sport nel sangue"
SEREGNO - Domani, domenica 18 giugno, dalle 10 alle 12.30 al PalaSomaschini (in via alla Porada), l'iniziativa organizzata dalla sezione cittadina dell'Avis in occasione della Giornata Mondiale del Donatore. Con la presenza di tre testimonial sportivi d'eccezione
"Impegno, costanza e determinazione. Solo così si possono raggiungere i propri obiettivi. Non solo nello sport, ma nella vita". Con queste parole il sindaco Edoardo Mazza presenta "Lo sport nel sangue" che si svolgerà domani, domenica 18 giugno, dalle 10 alle 12.30 al PalaSomaschini di Seregno (via alla Porada – ingresso gratuito).
L’evento è organizzato in collaborazione con Avis Seregno, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si è svolta il 14 giugno ad Hanoi, capitale del Vietnam.
"Testimonial sportivi e studenti, insieme, per sottolineare il ruolo che ogni singola persona, soprattutto i giovani, può svolgere per aiutare gli altri in situazioni di emergenza, offrendo il dono del sangue". Questo, nelle parole del sindaco, l’obiettivo del contest.
"Rafforzare la consapevolezza civica dell’importanza di donare periodicamente durante tutto l’anno, al fine di garantire un costante approvvigionamento di sangue e raggiungere l’autosufficienza nazionale - spiega Roberto Tognacca, presidente Avis Seregno e componente del Consiglio di Avis Nazionale -. E per questo obiettivo dobbiamo lavorare sui più giovani, i donatori di oggi e, soprattutto, di domani. Per questo abbiamo deciso di legare sport, stili di vita e donazione".
Un’idea che si è sviluppata con Bosch, fornitore leader di tecnologie e servizi e Randstad, secondo operatore mondiale delle risorse umane, che hanno promosso il progetto "Allenarsi per il Futuro" per contrastare la disoccupazione giovanile attraverso l'orientamento scolastico e l’alternanza scuola-lavoro.
"Con il progetto “Allenarsi per il Futuro” - ha spiegato Gerhard Dambach, amministratore delegato di Robert Bosch Italia - ci impegniamo a promuovere e a creare le condizioni utili affinché i giovani abbiano maggiore occupabilità. Attraverso questa iniziativa vogliamo dare valore agli strumenti di orientamento e crescita professionale ed inoltre promuovere il sistema di alternanza scuola-lavoro per sviluppare competenze ed esperienze e aumentare il successo formativo degli studenti".
Tre saranno gli sportivi che il 18 giugno incontreranno gli studenti delle elementari, medie e superiori del territorio e le associazioni sportive e di volontariato: Rachele Sangiuliano, ex palleggiatrice della Nazionale italiana di pallavolo con cui ha conquistato il Campionato mondiale a Berlino nel 2002 contro gli Stati uniti; Fabrizia D’Ottavio, ex ginnasta italiana che vanta un palmarès di 18 medaglie tra Olimpiadi, Campionati mondiali ed europei di ginnastica ritmica, tra cui gli ori ai mondiali di Baku 2005 e agli europei di Torino 2008; Riccardo Pittis, uno dei più forti cestisti italiani dalla metà degli anni Ottanta fino ai primi anni Duemila, con sette campionati vinti (quattro con l’Olimpia Milano e tre con la Pallacanestro Treviso) e due argenti europei con la Nazionale (nel 1991 in Italia e nel 1997 in Spagna, entrambe le finali perse contro la Jugoslavia).
"Storie di sportivi, ma soprattutto di persone che si confronteranno con gli studenti e racconteranno le loro esperienze - spiega l’assessore allo Sport, Stefano Casiraghi -. Carriere sportive che dimostrano che quando hai talento e un obiettivo nessun ostacolo troppo difficile da superare. Con forza di volontà e determinazione qualsiasi difficoltà può essere affrontata e superata. Nello sport come nella vita".
Non solo testimonianze. "Lo sport nel sangue" prevede anche delle sessioni dimostrative con i tre testimonial, Rachele Sangiuliano, Fabrizia D’Ottavio e Riccardo Pittis, a cui potranno partecipare gli studenti.
Senza dimenticare l’obiettivo del progetto: lo sport come strumento per aiutare i giovani a inserirsi nel mercato del lavoro seguendo le proprie attitudini.
«Orientamento scolastico e alternanza scuola – lavoro – dichiara l’assessore all’Istruzione, Ilaria Anna Cerqua - sono i due pilastri per combattere la disoccupazione giovanile che in Italia rischia di diventare una vera emergenza sociale. Gli studenti e le famiglie devono essere aiutate a fare scelte professionali corrispondano alle proprie attitudini e alle richieste del mercato. E su questo stiamo investendo risorse ed energie".
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