Due medici evasori: visite private non autorizzate, nelle loro tasche 280 mila euro
SEREGNO - Con le aziende ospedaliere in cui lavoravano, quella di Monza e quella di Parma, avevano un contratto in esclusiva. Ma senza alcuna comunicazione due medici tra il 2010 e il 2015, secondo la Guardia di Finanza di Seregno, hanno esercitato anche l'attività privata incassando complessivamente 280 mila euro.
Erano assunti con contratto a titolo di esclusiva, ma esercitavano l'attività privata pur in assenza di comunicazioni: la Guardia di Finanza di Seregno, nei giorni scorsi, ha messo gli occhi su due dirigenti medici residenti in Brianza. Uno in servizio nell'azienda ospedaliera di Monza, l'altro in quella di Parma.
Secondo gli inquirenti avrebbero incassato in cinque anni, dal 2010 al 2015, 280 mila euro, costituite in parte dai soldi versati dai pazienti per le loro prestazioni e in parte quale indennità previsti del contratto nazionale collettivo di categoria.
Per entrambi è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Monza per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ed alla Corte dei Conti per l’avvio delle procedure di recupero del danno erariale cagionato.
Secondo gli inquirenti avrebbero incassato in cinque anni, dal 2010 al 2015, 280 mila euro, costituite in parte dai soldi versati dai pazienti per le loro prestazioni e in parte quale indennità previsti del contratto nazionale collettivo di categoria.
Per entrambi è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Monza per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ed alla Corte dei Conti per l’avvio delle procedure di recupero del danno erariale cagionato.
Su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Monza, la Guardia di Finanza ha anche eseguito anche il sequestro di un immobile di proprietà nei confronti di uno dei due medici per un importo equivalente alle somme indebitamente percepite. Oltre a rilevare le violazioni alla normativa sull’incompatibilità e sul cumulo degli incarichi, i Finanzieri hanno svolto anche i necessari approfondimenti fiscali sulle attività private svolte dai due professionisti, contestando compensi non dichiarati al fisco per circa 160 mila euro.