"Ho rotto un femore a un'anziana per allenarmi": Norberto Confalonieri ai domiciliari

SEREGNO - Norberto Confalonieri, il celebre ortopedico originario della nostra città in cui esercita ancora l'attività al di fuori del suo incarico di primario al "Gaetano Pini" di Milano, è agli arresto domiciliari per corruzione e turbativa d'asta. Ma le intercettazioni telefoniche fanno temere ben altro

Originario di Seregno, esercitava ancora l'attività anche in città: Norberto Confalonieri, primario del reparto di Ortopedia all'ospedale "Gaetano Pini" di Milano, è ora agli arresti domiciliari. Teresa De Pascale, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti, ritenendo che rimanendo in libertà possa inquinare le prove.

Le accuse della Procura nei confronti del celebre ortopedico sono davvero rilevanti. In seguito alle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, Confalonieri è finito agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d'asta, in quanto avrebbe favorito l'acquisto da parte dell'ospedale di protesi prodotte da due multinazionali. In cambio di apparizioni televisive nazionali, bonifici, pagamento di cene.

Ma a turbare maggiormente i Pm Letizia Mannella ed Eugenio Fusco è un passaggio delle intercettazioni telefoniche da cui si evincerebbe che Confalonieri abbia di proposito rotto il femore a una paziente di 78 anni per allenarsi in vista di un intervento. Così diceva nel corso di una conversazione telefonica il 22 marzo 2016: "Eh l'ho rotto (...) gli ho fatto la via d'accesso bikini (...) per allenarmi (...) oggi ho fatto una vecchietta per allenarmi no!".

Indagini in corso anche per lesioni, dunque, con il Gip di Milano che ravvede la necessità di sequestrare le 62 cartelle cliniche dei pazienti da lui operati "per verificare se sono state impiantate protesi senza alcuna necessità clinica e la gravità delle lesioni cagionate".

Al momento la misura restrittiva adottata nei suoi confronti è dovuta alla corruzione e alla turbativa d'asta. Per il Gip, però, "il modus operandi di Confalonieri sembra porsi in netto contrasto con i principi di etica medica". Gli approfondimenti potranno aprire nuovi scenari o smentire quello che oggi è un enorme sospetto che rischia di minare la credibilità non solo di un medico, ma anche del sistema sanitario.


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