Il sindaco va in diretta: il giovedì alle 12.30 dialoga con i cittadini
SEREGNO - Oggi l'esordio ufficiale. Il sindaco Edoardo Mazza ha dato il via all'appuntamento settimanale con i cittadini attraverso una diretta streaming via Facebook. Una rubrica in cui toccherà i temi del momento e risponderà alle domande
"Spero che il mio intervento sia stato abbastanza esaustivo. Ci rivediamo giovedì prossimo alle 12.30". Edoardo Mazza, sindaco di Seregno, ha deciso di utilizzare Facebook e la diretta streaming sul social network per dialogare con tutti i cittadini. L'esordio è stato proprio quest'oggi, seguito da più di 400 persone.
Il primo cittadino, prima di affrontare gli argomenti del giorno, non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino: "C'è da distinguere tra chi pone seri dubbi e quelli che a me piace definire i disfattisti di professione, che godono nello sperare che a una persona o a un'amministrazione comunale le cose vadano male".
Primo punto affrontato durante la prima diretta è stato quello del Consiglio comunale dei ragazzi che si è riunito proprio nella mattinata: "Abbiamo cercato di coinvolgere i ragazzi delle elementari e medie. Una volta ogni due o tre mesi si trovano per affrontare determinate questioni. Da un paio d'anni abbiamo voluto entrare nel merito di determinati tipo di questioni e far sì che i ragazzi potessero dare una loro impronta all'azione amministrativa. Il tema quest'anno è quello dell'ambiente. Dev'essere considerato patrimonio di tutti. Dai ragazzi abbiamo una grandissima risposta: sono attentissimi in tema ambientale. Spesso e volentieri insegnano la buona educazione ambientale ai loro genitori".
Parlando di ambiente, naturalmente, Mazza non si è sottratto davanti al problema dei sacchi di rifiuti che hanno riempito le strade in questi giorni con l'introduzione della nuova raccolta differenziata: "La raccolta è iniziata lunedì scorso - ha affermato il primo cittadino - e non ce la siamo inventati dall'oggi al domani. E' stata attivata una c ampagna di comunicazione importante. Se ne parla ormai da un paio d'anni. Prima di arrivare a metterlo in pratica abbiamo fatto 4-5 incontri di quartiere con migliaia di persone. Sintomatica la partecipazione di tante persone, si è capito quanto hanno a cuore l'ambiente. Abbiamo organizzato incontri specifici, per esempio con l'associazione degli amministratori di condominio. Abbiamo fatto comunicati stampa, parlato con i giornali, ho scritto lettere indirizzate alle singole case. Però è anche vero che ogni svolta in qualche maniera possa spaventare e generare perplessità. Ma vuol dire che le persone sono responsabilmente attente".
Secondo Mazza "la prima settimana è stata piuttosto critica, ma è andata meglio del previsto. Abbiamo cambiato giorni di raccolta e sacchi, distribuendoli gratuitamente ai cittadini. Sacchi nominali non per fare terrorismo psicologico, ma per responsabilizzare. Il sacco blu va a sostituire il grigio. Quello giallo sostituisce quello viola. La media nazionale è del 40% di raccolta differenziata, noi siamo al 65% e già abbiamo grandissimi benefici per la tutela ambientale e per il portafogli. Pensate che col 65% spendiamo 1 milione all'anno per smaltire la indifferenziata. Abbiamo fatto verifiche: mediamente quello che era contenuto nel sacco grigio, era a sua volta riciclabile per il 55%. Quindi introducendo il sacco blu arriveremo all'80% di raccolta. Smaltiremo meno. Producendo meno, i forni inceneritori bruceranno meno e ci saranno benefici. E se bruciamo meno, spendiamo meno. Abbiamo risparmi che potranno in qualche maniera ritornare nelle tasche dei cittadini. O in termini di servizi o di riduzione della tassa".
Secondo Mazza "la prima settimana è stata piuttosto critica, ma è andata meglio del previsto. Abbiamo cambiato giorni di raccolta e sacchi, distribuendoli gratuitamente ai cittadini. Sacchi nominali non per fare terrorismo psicologico, ma per responsabilizzare. Il sacco blu va a sostituire il grigio. Quello giallo sostituisce quello viola. La media nazionale è del 40% di raccolta differenziata, noi siamo al 65% e già abbiamo grandissimi benefici per la tutela ambientale e per il portafogli. Pensate che col 65% spendiamo 1 milione all'anno per smaltire la indifferenziata. Abbiamo fatto verifiche: mediamente quello che era contenuto nel sacco grigio, era a sua volta riciclabile per il 55%. Quindi introducendo il sacco blu arriveremo all'80% di raccolta. Smaltiremo meno. Producendo meno, i forni inceneritori bruceranno meno e ci saranno benefici. E se bruciamo meno, spendiamo meno. Abbiamo risparmi che potranno in qualche maniera ritornare nelle tasche dei cittadini. O in termini di servizi o di riduzione della tassa".
Di fronte all'osservazione delle montagne di spazzatura in giro per la città, Mazza ha spiegato che si è trattato di una scelta voluta: "Pensate al fatto che una persona, che non si è documentata, ha continuato a esporre i rifiuti come aveva sempre fatto. Se avessimo scelto di ritirare immediatamente anche il sacco sbagliato, forse la persona non si sarebbe resa conto dell'errore commesso. Abbiamo deciso di fare un passaggio mettendo adesivi. E il giorno dopo Gelsia ha ritirato i sacchi. Poi è montata la polemica, ma il lavoro di Gelsia Ambiente è stato più che egregio e la risposta dei cittadini è stata eccezionale. E' chiaro che il sistema andrà rodato, ma è una vera e propria rivoluzione".
Nel corso della diretta il sindaco ha parlato anche dei 150 mila di contriuti riconosciuti alle associazioni che operano sul territorio ("E' il minimo che potevamo fare per ringraziare l'esercito di volontari che, con altissima generosità, mettono a disposizione energie e lavoro. Se il nostro territorio è un passo avanti rispetto ad altre realtà, lo deve a queste persone").
Nel corso della diretta il sindaco ha parlato anche dei 150 mila di contriuti riconosciuti alle associazioni che operano sul territorio ("E' il minimo che potevamo fare per ringraziare l'esercito di volontari che, con altissima generosità, mettono a disposizione energie e lavoro. Se il nostro territorio è un passo avanti rispetto ad altre realtà, lo deve a queste persone").
Toccato anche il tema della chiusura dei negozi del centro ("Il nostro Comune è un centro commerciale a cielo aperto. Basta vedere il sabato e la domenica quante migliaia di persone arrivano qui. Detto questo, c'è la crisi che attanaglia l'imprenditoria. Non abbiamo la bacchetta magica. Ma abbiamo fatto la scelta nel Pgt di vietare l'arrivo di centri commerciali e grandi strutture di vendita. Rifiutre questi operatori significa aver detto no a facili oneri di urbanizzazione pur di tutelare i nostri commercianti"), con l'anticipazione di una novità: la pedonalizzazione dei via Umberto I, che sarà completata entro la fine dell'anno.
Infine la risposta al quesito sulla chiusura del passaggio a livello di via Bottego: "In prospettiva i passaggi a livelli dovranno essere tutti chiusi. I Comuni si facciano compensare questo danno. La miglior compensazione è sovrappassi ciclopedonali per consentire a tutti di passare da una parte all'altra della città senza fare lunghissimi giri stancanti e inutili. A proposito di sottopassi: la gestione non è comunale, ma delle Fs o di Ferrovie Nord. Nonostante questo facciamo un investimento che non può essere quotidiano. Ogni tanto chiediamo a Gelsia di fare un giro per cercare di pulire quell'ambiente. Invito chi frequenta la stazione, non solo i seregnesi, a essere più responsabile. Se la città è sporca lo dobbiamo anche alla maleducazione".
Infine la risposta al quesito sulla chiusura del passaggio a livello di via Bottego: "In prospettiva i passaggi a livelli dovranno essere tutti chiusi. I Comuni si facciano compensare questo danno. La miglior compensazione è sovrappassi ciclopedonali per consentire a tutti di passare da una parte all'altra della città senza fare lunghissimi giri stancanti e inutili. A proposito di sottopassi: la gestione non è comunale, ma delle Fs o di Ferrovie Nord. Nonostante questo facciamo un investimento che non può essere quotidiano. Ogni tanto chiediamo a Gelsia di fare un giro per cercare di pulire quell'ambiente. Invito chi frequenta la stazione, non solo i seregnesi, a essere più responsabile. Se la città è sporca lo dobbiamo anche alla maleducazione".