L'Antitrust contro Gelsia: sanzione da 500 mila euro

SEREGNO - Una sanzione da 500 mila euro a carico di Gelsia. E' stata decisa dall'Antitrust in relazione alla comunicazione che l'azienda aveva diramato ai suoi utenti del Comune di Seregno dal 12 al 17 maggio proponendo la sottoscrizione di un nuovo contratto

La pratica commerciale posta in essere da Gelsia Srl è scorretta, la società dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria di 500 mila euro. Così ha deciso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, comunemente l'Antitrust, nei confronti della maggiore azienda cittadina con provvedimento numero 26305. Una decisione che riguarda la comunicazione inviata ai clienti residenti nel Comune di Seregno dal 12 al 17 maggio 2016.

Una lettera che era stata messa in discussione anche in Consiglio comunale, non tanto per il contenuto strettamente tecnico, che soltanto un addetto ai lavori avrebbe potuto forse contestare, quanto per la settimana di vacanza che Gelsia aveva deciso di regalare a tutto coloro che avrebbero aderito all'offerta passando a un nuovo contratto di libero mercato entro il 30 giugno 2016. Se la discussione politica era nata da una interrogazione presentata il 18 maggio da Tiziano Mariani (capogruppo di Noi x Seregno), con la proposta di offrire sconti in bolletta agli utenti vista la crisi economica, più che viaggi premio, c'è invece chi ha voluto mettere la lente di ingrandimento su quella lettera per analizzarla fino in fondo nei suoi contenuti tecnici e legali.

Il 10 giugno infatti, l'Aeegsi (Autorità per l'energia elettrica, il gas e i servizi idrici) ha segnalato all'Antitrust l'iniziativa di Gelsia sollevando questioni riguardo alla veridicità dei contenuti dello scritto. Ed evidenziando che il cambiamento definito "radicale" che sarebbe intervenuto secondo l'azienda seregnese a partire dall'1 luglio, avrebbe comportato soltanto una doppia bollettazione alla clientela.

Chiamata a presentare le sue argomentazioni difensive, Gelsia aveva fatto presente una serie di punti. Il primo, proprio su quel cambiamento "radicale" in virtù di un servizio di bollettazione unica "che è sempre stto un servizio molto apprezzato da parte della clientela in maggior tutela del servizio elettrico del Comune di Seregno". Doppia bollettazione avrebbe comportato anche il riferimento a due sportelli diversi in caso di necessità.

Gelsia ha inoltre fatto presente di avere operato in assoluta buona fede, con una campagna che ha interessato un territorio e un arco temporale limitato e che, tra l'altro, non si è rivolta genericamente a tutti i cittadini ma solo ai propri utenti.

Considerazioni che, tuttavia, non sono state sufficienti a convincere l'Antitrust che, nelle sue valutazioni conlcusive, spiega come "il contenuto e il tenore della comunicazione appaiono indurre il consumatore in regime di tutela a passare dall'attuale fornitore al mercato libero per continuare a beneficiare dei vantaggi e dei servizi di Gelsia, sulla base di informazioni incomplete, non rispondenti al vero, riguardanti l'evoluzione del mercato dell'energia elettrica". Con l'aggiunta che "Gelsia, in qualità di esercente il servizio di maggior tutela, sfruttando la notorietà e l'affidabilità acquisita nei rapporti con la propria clientela, nonché facendo leva su un rapporto di fiducia instaurato con la stessa, ha indotto un considerevole numero di utenti (un terzo di quelli contattati, ndr) ad abbandonare il mercato tutelato per stipulare un contratto di libero mercato dagli stessi non richiesto".

Di conseguenza ecco l'irrogazione della sanzione che, per legge, varia da 5 mila euro a 5 milioni di euro, da valutare in base alla gravità e alla durata della violazione: l'Antitrust ha stabilito l'importo corretto in 500 mila euro.

Gelsia, accogliendo la sentenza con disappunto avendo la certezza di non aver mai voluto ingannare la sua utenza, ha diffuso una nota ufficiale: "Gelsia, da sempre attenta a fornire alla propria utenza un’informazione trasparente ed esaustiva, ritiene la propria condotta commerciale, ingiustamente sanzionata dall’Antitrust, pienamente aderente ai più elevati canoni della diligenza professionale e del tutto rispondente alla normativa di settore. La comunicazione diramata da Gelsia aveva, infatti, come unico scopo quello di informare i propri clienti, serviti in maggior tutela elettrica nel Comune di Seregno, degli effetti conseguenti agli adempimenti imposti dalla delibera AEEGSI 296 del 2015 e ss.mm.ii che, in particolare, non avrebbero più consentito alla società Gelsia né di emettere la tradizionale bolletta unica per i servizi energia elettrica, per la maggior tutela, e gas naturale, per il mercato libero, né di mantenere un unico sportello commerciale relativo anche al servizio di maggior tutela. E’ in tale contesto di necessitata riorganizzazione della gestione dei contratti energia elettrica in maggior tutela che, Gelsia, ha quindi ritenuto di informare la propria clientela altresì al fine di evitare ogni disagio. La società ritenendo infondati i profili contestati dall’Antitrust, nonché profondamente ingiusta la sanzione irrogata, impugnerà il provvedimento sanzionatorio davanti al Tribunale amministrativo regionale competente per ottenere l’annullamento della sanzione".


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