La Brianza festeggia dom Valerio Cattana, benedettino da sessant'anni

SEREGNO - Ha affascinato intere generazioni con la sua immensa cultura e con la sua capacità di dialogo. Dom Valerio Cattana, quest'anno celebra i sessant'anni di fede sotto le vesti di monaco benedettino apprezzato a livello internazionale

Non aveva ancora undici anni, dom Valerio Cattana, quando fu affascinato dalla figura di dom Claudio Coggiola. Le parole del vecchio abate che raccontava la vita all’interno del monastero benedettino di Camogli lo convinsero a lasciare il piccolo paese di Lu Monferrato, congedandosi da papà Giuseppe e mamma Luigia, per diventare monaco benedettino. Dom Valerio Cattana, abate emerito dell’abbazia olivetana di Seregno, ha festeggiato sessant’anni di ordinazione sacerdotale. 

L’ottantaquattrenne monaco benedettino trapiantato in Brianza ha celebrato la messa seduto. Ma "il francesino" non ha perso nulla del suo fascino ascetico e del suo portamento elegante. Intatto è anche il suo carisma di fine predicatore e di uomo di vasti studi e di grande cultura, non solo teologica: "Il Padre mi ha mandato per dare – è stato il suo messaggio ai fedeli -: ci si realizza in Cristo uscendo da se stessi e dalle certezze del nostro piccolo cerchio. Nel Vangelo Amore è sempre sinonimo di dare". 

Il percorso verso Cristo di Dom Valerio è iniziato nel 1949, quando scelse di diventare monaco benedettino. Risale al luglio 1957 invece la sua ordinazione sacerdotale, nel monastero di Monte Oliveto Maggiore. Dom Valerio aveva frequentato la Facoltà di Teologia nel Seminario arcivescovile di Venegono Inferiore. Un cammino che lo ha portato nel 1989 a essere benedetto Abate della piccola comunità monastica di San Benedetto a Seregno, e a ricoprire questo importante incarico per oltre vent’anni, fino al 2002. Fedele alla regola dettata da San Benedetto - "ora et labora" - per tutta la vita il monaco ha affiancato alla preghiera lo studio, pubblicando numerosi saggi dedicati alla storia e alla spiritualità benedettina.

"Arrivai a Seregno nel 1957 - ha ricordato dom Cattana -. Fui accolto dall’allora abate dom Pietro Paolazzi.In Brianza mi sono subito trovato bene". Dopo aver conseguito la licenza in Teologia, frequentò la Scuola di Paleografia dell’Archivio di Stato di Milano. Decisivo l’incontro con dom Jean Leclercq, benedettino dell’abbazia di Clervaux in Lussemburgo, il più grande studioso mondiale di storia monastica benedettina: "Ho avuto la fortuna di conoscere questo grande ricercatore che venne anche a Seregno. Un monaco e uno studioso di fama mondiale che si è interessato alla storia delle grandi abbazie benedettine d’Europa di Cluny e Citeaux". 

Dom Valerio Cattana ha raccolto l’eredità intellettuale di dom Jean Leclercq e oggi è considerato uno dei più apprezzati studiosi di monachesimo benedettino a livello internazionale. Tre le sue opere spiccano la raccolta di lettere e scritti dello stesso dom Jean Leclercq, la monumentale "Momenti e figure di storia monastica italiana", "Tra storia e profezia del monachesimo", oltre ad avere pubblicato "La nostalgia del chiostro", dedicato alla figura del cardinale Ildefonso Schuster, un vescovo con il cuore di monaco, e infine una raccolta delle più belle preghiere di tutte le religioni.

Tra le "urgenze" più sentite da dom Valerio c’è stato il dialogo con i giovani. Un servizio che lo ha convinto a lasciare il suo saio bianco per andare a insegnare nelle aule del Liceo Majorana di Desio, confrontandosi sui temi della fede cristiana con generazioni di studenti, da quelli della Contestazione giovanile del 1968 e del 1977, fino agli anni dell’Edonismo e del Riflusso, e infine con i Millennials, tutti social e smartphone, ai primi anni Dieci di questo secolo. Il suo inimitabile tratto umano lo ha fatto amare a generazioni di credenti e non credenti. 

Marco Mologni


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