Fuga spericolata da Cantù a Lentate: la Polizia locale, presa a sportellate, arresta i due marocchini

LENTATE SUL SEVESO - Quando hanno incrociato la pattuglia della Polizia locale di Cantù, due marocchino lunedì pomeriggio hanno improvvisamente premuto il piede sull'acceleratore. Inseguito, sono stati finalmente bloccati nei campi di Lentate dopo una corsa spericolata

Sorpresi a Cantù mentre erano a bordo di un'auto sprovvista di copertura assicurativa, per evitare di pagare la multa sono fuggiti a tutta velocità. Due marocchini, un ventunenne residente a Molteno e l'altro di 33 anni in Italia senza fissa dimora, dopo chilometri di guida spericolata sono stati arrestati a Lentate sul Seveso.

E' accaduto lunedì pomeriggio, poco dopo l'ora di pranzo, quando gli agenti della Polizia locale di Cantù hanno incrociato i due extracomunitari al volante di una Peugeot in zona Mirabello. Alla vista delle forze dell'ordine, i due hanno improvvisamente accelerato, inducendo gli agenti a mettersi alle calcagna. Poche centinaia di metri più tardi, durante l'inseguimento, hanno capito anche il motivo: l'auto su cui viaggiavano i due marocchini, di proprietà di un loro connazionale residente a Canzo, al quale risultano intestate 73 vetture, non era assicurata.

I due in fuga, per cercare di scrollarsi di dosso i tenaci agenti, hanno fatto proprio di tutto, tra semafori bruciati, stop non osservati, slalom tra le auto. Anche sportellate con l'auto della Polizia locale. Finché, dopo aver percorso la Novedratese ed essersi immessi sulla Nazionale dei Giovi, giunti all'altezza del Bennet di Lentate sul Seveso, ormai braccati, hanno abbandonato la Peugeot nel tentativo di scappare nei campi. Sono stati comunque arrestati dopo una lunga corsa a piedi.

Si è poi scoperto che oltre all'auto non assicurata, il conducente non ha mai conseguito la patente. I due, oltre a dover pagare salatissime sanzioni, sono stati processati per direttissima martedì mattina in Tribunale a Monza con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.

L'arresto è stato convalidato. In attesa del processo, rinviato a marzo 2017, il marocchino più giovane ha l'obbligo di dimora a Molteno, mentre all'altro è stato imposto l'obbligo di firma tre volte alla settimana.


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